L’insegnamento fornisce allo studente le coordinate utili sia a sviluppare un giudizio critico sulla questione della marginalità nel Medioevo sia ad inquadrare questa tematica nel contesto delle trasformazioni politiche, sociali e religiose occorse in questa epoca
Lezioni frontali
Conoscenze di base relative all’epoca medievale
La frequenza, pur non essendo obbligatoria, è consigliata in ragione degli specifici approfondimenti proposti dal docente in aula
L’insegnamento offre un approccio agli aspetti principali del tema della marginalità in epoca medievale:
- La concezione della marginalità nel Medioevo
- L’immagine del povero nel contesto agricolo e urbano
- Poveri e marginali nelle fonti medievali
- La Chiesa e i poveri, tra santi e forme di assistenza
- Forme di marginalità, tra povertà e malattia
1) G. Albini, Poveri e povertà nel Medioevo, Carocci, Roma, 2016, pp. 9-290
2) N. Guglielmi, Il Medioevo degli ultimi: emarginazione e marginalità nei secoli XI-XIV, trad. it., Città Nuova, Roma, 2001, pp. 7-118
3) E. Piazza, La lebbra tra malattia e peccato nell'Alto Medioevo, in «Annali della facoltà di Scienze della formazione - Università degli studi di Catania», 6 (2007), pp. 5-20
Il materiale didattico utilizzato durante le lezioni è presente sulla piattaforma STUDIUM
Argomenti | Riferimenti testi | |
1 | INTRODUZIONE | TESTO 1-INTRODUZIONE (PP. 9-16) |
2 | I POVERI NELLE CAMPAGNE-I POVERI NELLE CITTÀ | TESTO 1-CAPP. 1; 2 (PP. 17-76) |
3 | LA CONCEZIONE DELLA POVERTÀ-I SANTI E LA POVERTÀ: TRA CONCEZIONE RELIGIOSA E PRATICA QUOTIDIANA | TESTO 1-CAPP. 3; 4 (PP. 77-134) |
4 | L'AIUTO AI POVERI: ISTITUZIONI ECCLESIASTICHE E CIVILI-LUOGHI E VOLTI DELLA POVERTÀ | TESTO 1-CAPP. 5; 6 (PP. 135-232) |
5 | LUOGHI E VOLTI DELLA CARITÀ-CONCLUSIONI. MISERICORDIA E BENE COMUNE IN DUE AFFRESCHI TOSCANI DEL TRECENTO | TESTO 1-CAP. 7; CONCLUSIONI (PP. 233-290) |
6 | RIFLESSIONI SULLA MARGINALITÀ-FORME DI MARGINALITÀ NEL MEDIOEVO: CONDIZIONE DI STRANIERO, POVERTÀ, INFERMITÀ | TESTO 2-CAPP. 1;2 (PP. 7-118) |
7 | LA LEBBRA TRA MALATTIA E PECCATO NELL'ALTO MEDIOEVO | TESTO 3 (PP. 5-20) |
Prove in itinere: è prevista una prova in itinere scritta facoltativa. La prova prevede risposte scritte aperte a domande che vertono sulla parte istituzionale del programma (vedi G. Albini, Poveri e povertà nel Medioevo, Carocci, Roma, 2016) e sul materiale didattico (disponibile sulla piattaforma Studium) che il docente presenterà a corredo delle lezioni. Gli studenti debbono superare la prova, svolta secondo le modalità comunicate a lezione dal docente, con un punteggio di almeno 18/30 per potere, entro la prima sessione successiva alla stessa prova, sostenere la prova orale sulla parte rimanente del programma indicata dal docente. Gli studenti che non si siano sottoposti alla prova in itinere, che non l’abbiano superata o che l’abbiano superata con un punteggio per loro non soddisfacente, possono ovviamente sostenere l’esame orale su tutto il programma in uno qualunque degli appelli delle diverse sessioni di esami.
Verifica finale: orale
Piuttosto che un elenco di domande frequenti, che peraltro si riferiscono agli argomenti indicati nella suddetta programmazione, si precisa che in sede di esame sono richieste allo studente:
- una corretta collocazione spazio-temporale degli eventi
- un'adeguata rielaborazione critica delle tematiche affrontate dall'insegnamento
- un'efficace capacità di creare collegamenti tra i vari argomenti affrontati nel corso delle lezioni