Alla fine del corso lo studente sarà in grado di:
Contestualizzare i bacini sedimentari nell’ambito della tettonica delle placche e della tettonica globale;
Comprendere i meccanismi di formazione dei bacini sedimentari;
Utilizzare dati di superficie e di sottosuolo per la ricostruzione della geometria dei depositi di bacini sedimentari e la risposta sedimentaria all’attività tettonica;
Ricostruire gli stadi di evoluzione di bacini sedimentari.
L’insegnamento viene svolto attraverso lezioni frontali e lezioni partecipate e cooperative, anche con l'utilizzo di piattaforme interattive. Oltre le lezioni frontali sono previste esercitazioni pratiche, lavoro a piccoli gruppi, visite guidate, relazioni, elaborati e ricerche individuali svolte dagli studenti, esperienze didattiche sul campo e seminari di approfondimento. I diversi metodi di insegnamento condurranno lo studente all’acquisizione ed applicazione delle conoscenze.
Aver acquisito i concetti di Tettonica delle Placche, Principi di stratigrafia, e conoscenze di geologia di base.
La frequenza è obbligatoria ai sensi del regolamento didattico del Corso di Studio. Il docente verificherà la presenza in aula e compilerà un registro delle presenze.
La tettonica delle placche. Zonazione composizionale e reologica della Terra. Movimenti delle placche. I bacini sedimentari nel quadro della tettonica globale. Principali classificazioni dei bacini sedimentari. Meccanismi di formazione dei bacini. Margini divergenti e relativi bacini. Modelli di rifting: pure shear, simple shear. Gravità e isostasia. Flessurazione della litosfera. Margini convergenti. Complessi di subduzione. Bacini di avanarco e di retroarco. Bacini di avanfossa e avampaese. Dinamica dei cunei di accrezione. Margini trasformi. Bacini connessi a faglie trascorrenti. Controllo tettonico sulla sedimentazione nei bacini. Cenni di stratigrafia sequenziale e introduzione alla stratigrafia sismica. Variazioni del livello del mare. Variazione nello spazio e nel tempo dei fattori che controllano la sedimentazione. Concetti di interpretazione sismica. Interpretazione stratigrafico e strutturale di profili sismici. Analisi geostorica e analisi di bacino. Seppellimento, subsidenza e storia termica di un bacino. Bacini sedimentari ed idrocarburi.
Laboratorio
Utilizzo di mappe batimetriche e Google Earth per comprendere e classificare i bacini sedimentari. Esercizi sul principio di isostasia. Stratigrafia sismica: Costruzione di diagrammi cronostratigrafici (Wheeler). Esercizi su geohistory e backstripping di bacini sedimentari. Introduzione all'interpretazione stratigrafico-strutturale di profili sismici.
1. Allen, P.A. & Allen J.R., 2005 2edition. Basin analysis, Principles and Applications. Publ., Blackwell
Scientific Publications.
2. Bally, A.W., Catalano R., Oldow J., 1985. Elementi di tettonica regionale. Evoluzione dei Bacini
sedimentari e delle Catene montuose. Pitagora Editrice
3. Fossen, H., 2016. Structural Geology (second edition). Cambridge University Press.
Articoli vari da riviste specializzate.
Capitoli selezionati da libri di testo.
Appunti e slides delle lezioni pubblicati su Studium.unict.it. Esercizi e appunti distribuiti a lezione.
Argomenti | Riferimenti testi | |
1 | Zonazione composizionale e reologica della Terra. Movimenti delle placche. I bacini sedimentari nel quadro della tettonica globale. Principali classificazioni dei bacini sedimentari. Meccanismi di formazione dei bacini. | 1, 2 |
2 | Margini divergenti e relativi bacini. Modelli di rifting: pure shear, simple shear. | 1, 2, 3 |
3 | Gravità e isostasia. Flessurazione della litosfera. | 1 |
4 | Margini convergenti e cunei di accrezione. Bacini di avanarco e di retroarco. Catene collisionali. Bacini di avanfossa e avampaese. | 1, 2, 3 |
5 | Margini trasformi. Bacini connessi a faglie trascorrenti. | 1, 2, 3 |
6 | Cenni di stratigrafia sequenziale e introduzione alla stratigrafia sismica. Variazioni del livello del mare. Variazione nello spazio e nel tempo dei fattori che controllano la sedimentazione. Concetti di interpretazione sismica. Interpretazione stratigrafico-strutturale di rpfoli sismici.- | 1, 2 |
7 | Analisi geostorica e analisi di bacino. Seppellimento, subsidenza e storia termica di un bacino. | 1 |
8 | Bacini sedimentari ed idrocarburi. | 1 |
L'esame può avvenire in due fasi (prova in itinere e di fine corso) o in una unica prova finale. In ogni caso il colloquio orale verterà su tutti gli argomenti teorici e pratici trattati durante il corso.
PROVA IN ITINERE
Il docente effettuerà una prova in itinere scritta. La prova in itinere conterrà quesiti su argomenti teorici e pratici svolti durante la prima parte del corso fino al momento dell’esame. La prova sarà strutturata in risposte aperte ed esercizi applicativi. La prova in itinere contiene generalmente cinque quesiti ed ha una durata di due ore. A ciascun quesito verrà assegnato un punteggio in trentesimi in base alla difficoltà, specificato sul compito. Il voto della prova in itinere, se superata, concorrerà al voto finale.
PROVA DI FINE CORSO
La verifica finale consiste in un colloquio orale sui contenuti teorici e pratici del corso. L’eventuale voto della prova in itinere, se superata, concorrerà alla formulazione del voto finale. Durante il colloquio orale varranno valutati: la pertinenza delle risposte rispetto alle domande formulate, la qualità dei contenuti, la capacità di collegamento con altri temi oggetto del programma, la capacità di riportare esempi, la proprietà di linguaggio tecnico e la capacità espressiva complessiva dello studente.
I bacini sedimentari nell’ambito della tettonica delle placche e della tettonica globale;
I meccanismi di formazione dei bacini sedimentari;
Lettura ed interpretazione di un profilo sismico;
Esercizi con applicazioni del principio di isostasia.
Diagrammi cronostratigrafici o di Wheeler.