Con riferimento ai descrittori di Dublino (Primo Ciclo), il corso mira a fornire un ampio quadro della cultura spagnola del Medioevo e della prima età moderna, in termini di conoscenze, abilità e competenze; il corso è costruito a partire dal livello di preparazione media che uno studente raggiunge al termine del percorso di istruzione secondaria generale, e procede verso un livello avanzato, nel quale lo studente impara a utilizzare libri di testo specialistici e testi o fonti originali; in particolare attraverso la lettura diretta e analitica di alcuni dei Grandi Libri di Cultura Spagnola lo studente imparerà a conoscere e comprendere la complessità culturale della penisola iberica in relazione alla co-presenza di almeno quattro lingue e culture (latina, volgare romanza, araba ed ebraica), al fine di poter comprenderla in sé nonché di trasferirla all’occorrenza in ambiti nuovi e diversi, per esempio situazioni di multiculturalismo contemporaneo che richiedano capacità di mediazione culturale. Lo studente sarà in grado di utilizzare le sue conoscenze e conoscenze nell'elaborare e nel sostenere argomenti e risolvere problemi come la convivenza/coesistenza/conflitto tra gruppi eterogenei, la diversità culturale, la mediazione in contesti originali, e di trasferire ciò che ha imparato a rispondere a domande come, ad esempio, quanto pacifica era la convivenza tra diverse comunità della Spagna medievale? Corrisponde a verità storica il mito della pacifica coesistenza andalusa delle ‘tre culture’? È possibile metterlo in discussione? Che cosa può insegnarci in riferimento ad argomenti caldi della contemporaneità come la convivenza arabo-ebraica in Palestina? Lo studente imparerà a comunicare informazioni, idee, problemi e soluzioni a diversi tipi di destinatario, sia specializzato che non, e svilupperà quelle competenze di apprendimento necessarie per continuare a intraprendere ulteriori studi con un elevato grado di autonomia.
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Lezioni frontali, esercitazioni, lettura e analisi diretta di testi.
Conoscenze, abilità e competenze che si dànno normalmente per acquisite alla fine della scuola secondaria di secondo grado; in particolare, possesso di un corretto orientamento spazio-temporale e quantitativo, nonché di un adeguato lessico di base. Ad es. se il contesto della discussione verte sulla diffusione della lingua catalana nel Mediterraneo, lo studente dovrà essere capace di localizzare le isole Baleari su una cartina muta; dovrà saper collocare nel tempo, con accettabile approssimazione, eventi storici la cui conoscenza è presupposta nella manualistica; nel contesto della discussione di cui sopra dovrà saper collocare sull’asse cronologico episodi come le guerre napoleoniche o la guerra civile di Spagna. Dovrà altresì possedere una corretta capacità di orientamento quantitativo (valutare con discreta approssimazione la popolazione di una città o di una nazione, o l’approssimativa distanza tra due luoghi). Non è richiesta la conoscenza preventiva di lingue romanze diverse dall'italiano; è auspicabile la conoscenza del latino di base. L’eventuale accertamento di gravi lacune nelle sopraddette nozioni di base di ‘cultura generale’ che si dànno per acquisite al termine della scuola secondaria superiore pregiudicherà gravemente l’esito dell’esame.
La frequenza, come da regolamento del Cds in Mediazione Linguistica e Interculturale, è facoltativa. Tuttavia, si consiglia vivamente una frequenza costante e attenta del corso, data la specificità della disciplina e l'oggettiva difficoltà a prepararsi autonomamente in modo adeguato.
Storia linguistica della penisola iberica sino al 1492 – Complessità linguistica: latino, visigotico, arabo, ebraico - Primi documenti scritti – lirica dell’origini – epica primitiva – l’incontro con il racconto orientale – incontri e scontri tra culture - scuola dei traduttori di Toledo – Il mester de clerecía – la prosa – le cronache – il romanzo picaresco – La ‘scoperta’ delle Americhe, resoconti e relazioni di viaggio
I testi verranno sempre letti anche in traduzione italiana, per cui non è richiesta la conoscenza preventiva dello spagnolo. Per i testi che saranno letti nella lingua originale e commentati anche dal punto di vista linguistico e filologico, lo studente si avvarrà delle nozioni impartite dal docente.
1) Storia letteraria e culturale della Spagna medievale e primo moderna
Elisabetta Paltrineri, La Spagna letteraria, Dalle origini al XIV secolo, Carocci, Roma 2002
2) Lettura diretta di testi. Lo studente leggerà i seguenti testi, in originale o in traduzione, in edizione a sua scelta purché filologicamente vagliata:
El Cid
Ibn Hazm, Il collare della colomba
Calila e Dimna
Sem Tob, Proverbios
Arcipreste de Hita, El libro de Buen Amor
Juan Manuel, El Conde Lucanor
Anonimo, Lazzarillo da Tormes
Bartolomé de Las Casas, Brevissima relazione della conquista delle Indie
Si ricorda che, ai sensi dell’art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive disposizioni, fotocopiare libri in commercio, in misura superiore al 15% del volume o del fascicolo di rivista, è reato penale.
Per ulteriori informazioni sui vincoli e sulle sanzioni all’uso illecito di fotocopie, è possibile consultare le Linee guida sulla gestione dei diritti d’autore nelle università (a cura della Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione delle opere dell’ingegno - AIDRO).
I testi di riferimento possono essere consultati in Biblioteca.
Argomenti | Riferimenti testi | |
1 | 1. Introduzione alla storia linguistica e letteraria della penisola iberica | Elisabetta Paltrineri, La Spagna letteraria, Dalle origini al XIV secolo, Carocci, Roma 2002 |
2 | 2. Storia linguistica della penisola iberica - La conquista araba | Elisabetta Paltrineri, La Spagna letteraria, Dalle origini al XIV secolo, Carocci, Roma 2002 |
3 | 3. Storia linguistica della penisola iberica 3 - il 1492 | Elisabetta Paltrineri, La Spagna letteraria, Dalle origini al XIV secolo, Carocci, Roma 2002 |
4 | 4. Complessità linguistica: latino e visigotico | Elisabetta Paltrineri, La Spagna letteraria, Dalle origini al XIV secolo, Carocci, Roma 2002 |
5 | 5. Complessità linguistica: arabo e ebraico | Elisabetta Paltrineri, La Spagna letteraria, Dalle origini al XIV secolo, Carocci, Roma 2002 |
6 | 6. Primi documenti scritti | Elisabetta Paltrineri, La Spagna letteraria, Dalle origini al XIV secolo, Carocci, Roma 2002 |
7 | 7. Lirica dell’origini | Elisabetta Paltrineri, La Spagna letteraria, Dalle origini al XIV secolo, Carocci, Roma 2002 |
8 | 8. Epica primitiva | El Cid |
9 | 9. Epica primitiva 2 | El Cid |
10 | 10. Epica primitva 3 | El Cid |
11 | 11. La scuola dei traduttori di Toledo | Elisabetta Paltrineri, La Spagna letteraria, Dalle origini al XIV secolo, Carocci, Roma 2002 |
12 | 12. L'incontro con il racconto orientale | Calila e Dimna |
13 | 13. Incontri e scontri tra culture | Ibn Hazm, Il collare della colomba |
14 | 14. Incontri e scontri tra culture 2 | Sem Tob, Proverbios |
15 | 15. El mester de clerecía | Arcipreste de Hita, El libro de Buen Amor |
16 | 16. El mester de clerecía 2 | Arcipreste de Hita, El libro de Buen Amor |
17 | 17. El mester de clerecía 3 | Arcipreste de Hita, El libro de Buen Amor |
18 | 18. La prosa e il racconto | Juan Manuel, El Conde Lucanor |
19 | 19. La prosa e il racconto 2 | Juan Manuel, El Conde Lucanor |
20 | 20. La prosa e il racconto 3 | Juan Manuel, El Conde Lucanor |
21 | 21. Le cronache | Elisabetta Paltrineri, La Spagna letteraria, Dalle origini al XIV secolo, Carocci, Roma 2002 |
22 | 22. Il romanzo picaresco | Anonimo, Lazzarillo da Tormes |
23 | 23. Il romanzo picaresco 2 | Anonimo, Lazzarillo da Tormes 2 |
24 | 24. Il romanzo picaresco 3 | Anonimo, Lazzarillo da Tormes |
25 | 25. La ‘scoperta’ delle Americhe, resoconti e relazioni di viaggio | Bartolomé de Las Casas, Brevissima relazione della conquista delle Indie |
26 | 26. La ‘scoperta’ delle Americhe, resoconti e relazioni di viaggio 2 | Bartolomé de Las Casas, Brevissima relazione della conquista delle Indie |
27 | 27. La ‘scoperta’ delle Americhe, resoconti e relazioni di viaggio 3 | Bartolomé de Las Casas, Brevissima relazione della conquista delle Indie |
Prova in itinere, scritta, durata due ore, da tenersi dopo la decima lezione.
Verifica dei pre-requisiti (corretto orientamento spazio-temporale, quantitativo e linguistico, per es. capacità di collocare Barcelona, Gerusalemme, Istambul, Il Cairo su una cartina muta del Mediterraneo; capacità di ordinare cronologicamente una serie di personaggi storici; capacità di associare lingue romanze e testi; capacità di percepire correttamente le distanza geografiche e la dimensione quantitativa delle principali nazioni e/o metropoli mediterranee, per es. “qual è il numero approssimativo della popolazione residente oggi in Italia?” “Qual è la distanza approssimativa tra Barcelona e Palermo? ecc.; capacità di risolvere implicazioni, per es., dato il seguente passo: “L’importanza delle traduzioni dall’arabo nella storia della civiltà occidentale è ormai storiograficamente fuori discussione. I margini di un possibile ‘revisionismo’ sono piuttosto stretti e, se anche oggi trovasse ospitalità accademica, esso si troverebbe a scontrare, extra-accademicamente, con la mitologia del politically correct.” Cosa vuol dire ‘revisionimso’ storiografico? Cosa vuol dire la diffusa locuzione politically correct?), ecc.
La prova consiste di : 5 domande miranti all’accertamento dei prerequisiti 15 domande miranti all’accertamento di conoscenze, competenze e processi superiori (interpretazione, critica, valutazione) tramite test di accoppiamento, testo vero/falso, domande a risposta multipla, domande a risposta aperta. Per il buon esito dell’esame è necessaria padronanza dei contenuti e delle competenze; nelle risposte aperte si terrà conto dell’accuratezza linguistica, proprietà lessicale, nonché della capacità argomentativa e/o di sintesi dimostrata dal candidato. Punteggi: Test di accoppiamento e vero/falso: 1 punto; domande a risposta multipla, 2 punti; domande a risposta aperta, 3 punti. L’eventuale accertamento di gravi lacune nelle nozioni di base di carattere storico-culturale che si dànno per acquisite al termine della scuola secondaria superiore pregiudicherà gravemente l’esame e implicherà un handicap del 40%. Gli studenti con valutazioni a partire da 27/30 e miranti a una valutazione di eccellenza potranno presentare un paper di 8-10 pagine da concordare col docente.
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Vedi sopra