FILOSOFIA E SCIENZE NELL’ANTICHITA’

M-FIL/07 - 6 CFU - 2° semestre

Docente titolare dell'insegnamento

GIOVANNA RITA GIARDINA


Obiettivi formativi

Approfondire le conoscenze e competenze degli aspetti critico-metodologici relativi alla ricerca sul pensiero filosofico e scientifico antico e tardoantico al fine di leggere e interpretare correttamente i testi.


Modalità di svolgimento dell'insegnamento

Lezioni frontali


Prerequisiti richiesti

Conoscenza della storia della filosofia antica dalle origini al neoplatonismo.



Frequenza lezioni

Facoltativa



Contenuti del corso

Teoria aristotelica sulla natura e sulle cause vs. teorie presocratiche del mutamento casuale della materia.



Testi di riferimento

1. E. Berti (a cura di), Aristotele, Roma-Bari 2000 (II ed.), Laterza, Guida ai filosofi, pp. 363.

 

2. Aristotele, Fisica, libro II (la traduzione sarà fornita dal docente attraverso la piattaforma Studium)

 

3. G.R. Giardina, I fondamenti della causalità naturale. Analisi critica di Aristotele, Physica II, Catania 2006 (pp. 350).

 

Si ricorda che, ai sensi dell’art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive disposizioni, fotocopiare libri in commercio, in misura superiore al 15% del volume o del fascicolo di rivista, è reato penale.

Per ulteriori informazioni sui vincoli e sulle sanzioni all’uso illecito di fotocopie, è possibile consultare le Linee guida sulla gestione dei diritti d’autore nelle università (a cura della Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione delle opere dell’ingegno - AIDRO).

I testi di riferimento possono essere consultati in Biblioteca.


Altro materiale didattico

Il volume di Berti nonché quello di G.R. Giardina, I fondamenti della causalità naturale sono disponibili in libreria e nella Biblioteca del DISUM. La traduzione del libro II della Fisica di Aristotele sarà fornito dal docente medinte la piattaforma STUDIUM.



Programmazione del corso

 ArgomentiRiferimenti testi
1AristoteleE. Berti (a cura di), Aristotele 


Verifica dell'apprendimento


MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

Due prove in itinere: 1) lavoro di gruppo su un capitolo del libro II della Fisica, con relazione finale individuale scritta. Verrà valutato il contributo offerto al lavoro di gruppo, la capacità di comprensione critica del testo e la competenza nell’esposizione scritta. 2) Esposizione orale su un nodo teorico individuato nel testo aristotelico da svolgersi in 15 minuti. Verranno valutati l’efficacia dell’esposizione e la competenza interpretativa del testo.

Prova orale finale. Per la valutazione dell’esame si terrà conto della padronanza dei contenuti e delle competenze acquisite, dell’accuratezza linguistica e proprietà lessicale, nonché della capacità argomentativa dimostrata dal candidato.




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