Il corso intende introdurre, problematicamente, agli elementi costitutivi del paradigma teorico della filologia intesa come critica del testo.
Intende presentare le maggiori figure di filologi e critici del secondo Novecento.
Intende studiare la formazione della lirica italiana, mettendo in particolare evidenza i rapporti con la letteratura provenzale e francese.
Il corso intende, inoltre, mostrare come il ricorso agli strumenti informatici si riveli prezioso nella interpretazione dei testi e nel lavoro lessicografico.
Lezioni frontali.
Conoscenza di base della letteratura italiana medievale; conoscenza di base di linguistica romanza, italiana e generale.
Facoltativa.
A Filologia e critica (3 CFU).
B Lirica italiana e romanza (4 CFU).
C Filologia digitale, lessicografia e corpora dei volgari romanzi (2 CFU).
A
- G. Contini, Filologia, a cura di L. Leonardi, Il Mulino, Bologna 2014, pp. 1-128.
- C. Segre, Semiotica filologica, Einaudi, Torino 1979, pp. 1-86 (disponibile su Studium: http://studium.unict.it).
- C. Segre, Critica e critici, Einaudi, Torino 2012, pp. 1-238.
B
- I poeti della Scuola siciliana, Edizione promossa dal Centro di studi filologici e linguistici siciliani, Milano, Mondadori, 2008.
Vol. I. Giacomo da Lentini, pp. ix-clvii; pp. 5-38.
vol. II. Poeti della corte di Federico II, pp. x-ccx; pp. 325-365; pp. 515-556.
vol. III, I poeti Siculo-Toscani, pp. ix-clxxxiv; pp. 27-36.
- P. Beltrami, La metrica italiana, Il Mulino, Bologna 2011, pp. 1-80; 161-220; 241-263; 268-291.
- M. Pagano, Ipersicilianismi, veri o presunti, in Stefano Protonotaro, in La lirica romanza del Medioevo. Storia, tradizioni, interpretazioni, Atti del VI convegno triennale della Società Italiana di Filologia Romanza, a cura di F. Brugnolo e F, Gambino, vol. 2, Padova, Unipress 2009, pp. 689-698 (disponibile su Studium: http://studium.unict.it).
C
- A.A. V.V., A che servono i Databases? Esperienze di informatica per la filologia romanza, in «Le Forme e la storia», 2013, pp. 199-273 (disponibile su Studium: http://studium.unict.it).
- Francesco Stella, Testi letterari e analisi digitale, Carocci, Roma 2018, pp. 1-126.
- P.G. Beltrami, La nuova lessicografia dell’italiano antico: il Tesoro della lingua italiana delle Origini, in «Bollettino dell’atlante lessicale degli antichi volgari italiani», 1, 2008, pp. 33-52 (disponibile su Studium: http://studium.unict.it).
- P.G. Beltrami, Textual Criticism and Historical Dictionaries, in «Variants», 10, 2013, pp. 41-59 (disponibile su Studium: http://studium.unict.it).
- M. Pagano - S. Arcidiacono, Corpus Artesia (Archivio testuale del Siciliano Antico), in Actes del 26é Congrés de Lingüística i Filologia Romàniques (València, 6-11 de setembre de 2010), vol. 8, de Gruyter, Berlin, pp. 253-262 (disponibile su Studium: http://studium.unict.it).
- C. Guillot, S. Heiden, A. Lavrentiev et Ch. Marchello-Nizia, Constitution et exploitation des corpus d’ancien et de moyen français, in «Corpus», 7, 2008, pp. 1-14 (disponibile su Studium: http://studium.unict.it).
Si ricorda che, ai sensi dell’art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive disposizioni, fotocopiare libri in commercio, in misura superiore al 15% del volume o del fascicolo di rivista, è reato penale.
Per ulteriori informazioni sui vincoli e sulle sanzioni all’uso illecito di fotocopie, è possibile consultare le Linee guida sulla gestione dei diritti d’autore nelle università (a cura della Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione delle opere dell’ingegno - AIDRO).
I testi di riferimento possono essere consultati in Biblioteca.
Prova in itinere orale (facoltativa) alla fine di ogni modulo.
Prova orale finale.
Per il modulo C bisognerà anche dimostrare, utilizzando un computer messo a disposizione dal docente, di sapere usare qualcuno degli strumenti di lavoro presentati a lezione.
Previo accordo con il docente, gli studenti interessati potranno utilizzare, nel corso della loro preparazione, la strumentazione bibliografica e informatica disponibile nel Laboratorio ARTESIA (studio 114).
Per la valutazione dell’esame si terrà conto della padronanza dei contenuti e delle competenze acquisite, dell’accuratezza linguistica e proprietà lessicale, nonché della capacità argomentativa dimostrata dal candidato.