ISTITUZIONI E FORME DELLA LATINITA' CRISTIANA

L-FIL-LET/06 - 6 CFU - 2° semestre

Docente titolare dell'insegnamento

ORAZIO LICANDRO


Obiettivi formativi

Il corso si incentra sulla considerazione, alla luce dell’apparato storiografico dell’ultimo trentennio, dei dati offerti dalle fonti nel processo di inserimento della storia delle testimonianze giuridiche e delle istituzioni antiche e tardoantiche nel quadro delle vicende politiche, sociali e religiose.


Prerequisiti richiesti

Conoscenza della storia letteraria cristiana (I-VII secolo).



Frequenza lezioni

Facoltativa



Contenuti del corso

Lettura e analisi delle fonti giuridiche romano-cristiane nel Codex Theodosianus e nel Corpus Iuris Civilis concernenti le istituzioni ecclesiastiche; il corso, altresì, prevede la lettura e l’analisi di una selezione di fonti letterarie e normative incentrate sul tema delle emozioni.



Testi di riferimento

L. De Giovanni, Istituzioni, scienza giuridica, codici nel mondo tardoantico. Alle radici di una nuova storia, L’ “Erma” di Bretschneider, Roma 2007, pp. 1-477.

 

L. De Giovanni, Chiesa e Stato nel codice Teodosiano, Napoli 1980, pp. 7-185.

 

P.B. Cipolla, C. Crimi, R. Gentile, L. Giordano, A. Rotondo ( a cura di), Spazi e tempi delle emozioni. Dai primi secoli all’età bizantina, Orpheus 3, Bonanno, Acireale-Roma 2018, pp. 11-327.

Si ricorda che, ai sensi dell’art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive disposizioni, fotocopiare libri in commercio, in misura superiore al 15% del volume o del fascicolo di rivista, è reato penale.

Per ulteriori informazioni sui vincoli e sulle sanzioni all’uso illecito di fotocopie, è possibile consultare le Linee guida sulla gestione dei diritti d’autore nelle università (a cura della Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione delle opere dell’ingegno - AIDRO).

I testi di riferimento possono essere consultati in Biblioteca.



Verifica dell'apprendimento


MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

Se richiesta: prova scritta semistrutturata con votazione in trentesimi.

Prova orale finale. Per la valutazione dell’esame si terrà conto della padronanza dei contenuti e delle competenze acquisite, dell’accuratezza linguistica e proprietà lessicale, nonché della capacità argomentativa dimostrata dal candidato.




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