SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI E COMUNICATIVI

SPS/08 - 6 CFU - 1° semestre

Docente titolare dell'insegnamento

FRANCESCA CARUSO


Obiettivi formativi

Il corso intende delineare un quadro teorico generale entro cui si articola la comunicazione sia a livello micro-interattivo che a livello macro nei moderni sistemi sociali, approfondendo l’analisi dei significati che essa assume nell’ambito delle più ampie relazioni tra individuo, società e cultura.


Modalità di svolgimento dell'insegnamento

Lezioni frontali


Prerequisiti richiesti

Nessuno



Frequenza lezioni

Non obbligatoria



Contenuti del corso

Il programma mira a fornire:

- le competenze analitiche per la lettura delle funzioni della comunicazione verbale. In quest’ambito verranno presi in considerazione: gli assiomi, il codice, la struttura e la tipologia del segno, (De Saussure e Peirce); lo schema della comunicazione secondo Shannon e Weaver; Il contesto e il processo interpretativo; le decodifiche aberranti (per carenza di codice; per disparità di codici; per interferenze circostanziali; per delegittimazione delll’emittente) le funzioni della comunicazione di Jakobson funzione emotiva; funzione fatica; funzione poetica; funzione metalinguistica; funzione referenziale o informativa; funzione conativa; il circuito seduttivo della comunicazione di Ugo Volli; l’applicazione del circuito seduttivo alla moda e alla pubblicità;

- le competenze analitiche per la lettura del linguaggio del corpo, approfondendo l’analisi degli elementi non verbali della comunicazione, i quali rivestono un ruolo centrale nel comportamento sociale dell’individuo. Partendo, infatti, dal presupposto che il linguaggio del corpo è l’elemento base di ogni evento comunicativo, dalla semplice esposizione di un’idea al tentativo di persuadere l’interlocutore o di comprendere ciò che realmente pensa, si approfondirà: il comportamento spaziale; la prossemica; il contatto corporeo; la postura; i segni logici; i segni analogici; la codificazione e la decodificazione delle emozioni; i contenuti inconsci della comunicazione non verbale sull’immagine di sé e sulle relazioni interpersonali; i gesti e le espressioni del volto al fine di comprendere il linguaggio non verbale altrui e a dominare il proprio.

- l’analisi della pubblicità, forma peculiare della comunicazione che verrà analizzata cercando di coglierne le strutture proprie e le differenze specifiche rispetto alle altre forme di comunicazione. A tal fine si approfondirà il circuito seduttivo della comunicazione, i messaggi e i formati della pubblicità;

- un panorama della genesi ed espansione dei mezzi di comunicazione di massa in funzione delle innovazioni tecnologiche e dei mutamenti socioculturali, indagando anche sulla struttura, l’organizzazione e il contenuto dei media;

- l’analisi dell’impatto dei media elettronici sul comportamento sociale, esaminando come i media elettronici hanno determinato un cambiamento fondamentale nel comportamento sociale. In questa cornice di referenza si approfondiranno le principali linee di tendenza che contraddistinguono la letteratura relativa alle teorie sugli effetti dei media indagando altresì sul problema dell’influenza degli stessi sui loro utenti. In questo ambito si prenderanno in considerazione: teoria Ipodermica; Cognitivismo; dissonanza cognitiva; teoria della comunicazione a due stadi; teoria degli effetti limitati; - effetti a breve e lungo termine; teoria Critica; Mercificazione culturale; teoria funzionalista; Disfunzione narcotizzante; teoria degli usi e gratificazioni; Agenda setting

- l’acquisizione delle conoscenze teoriche indispensabili alla comprensione del genere notizia come contributo originale dei mass media alle forme culturali di espressione e come attività centrale di legittimazione della professione giornalistica, approfondendo i criteri che influenzano la selezione degli eventi che diventano notizia; In quest’ambito si prenderanno in considerazione: il framing della notizia; gli aspetti metodologici della ricerca sul newsmaking; la notiziabilità; i valori e la struttura della notizia;

- L’analisi dell’immagine e della rappresentazione iconica della notizia che genera una definizione filtrata della realtà dei media, analizzando quest’ultimi in funzione del loro ruolo di agenti di riduzione/amplificazione della percezione del rischio. In quest’ambito si approfondirà la catastrofe comunicativa, il surplus d’informazione e il ripple effect.

.- un approfondimento della tematica relativa al sistema mediale come potente agente di definizione della realtà che agisce sulla percezione sociale, fornendo le chiavi interpretative che orientano l’attenzione e modellano il sapere. La rappresentazione sociale dei rischi è, infatti, influenzata dai media che ne condizionano i processi e le gerarchie, ricostruendo l’universo simbolico per la loro valutazione. In questa cornice di referenza si approfondirà una dimensione centrale per la gestione efficace del rischio: la comunicazione nell’emergenza in situazioni di rischio facendo particolare riferimento al caso-studio del naufragio della Costa Concordia



Testi di riferimento

D. McQuail: Sociologia dei media, Il Mulino, Bologna, 2007

CAP. 1 - Introduzione

CAP. 3 - Concetti e modelli per la comunicazione

CAP. 4 - Teorie dei media e teorie della società

CAP. 12 - Il contenuto dei media: problemi, concetti e metodi di analisi

CAP.14 - Tradizioni teoriche e di ricerca

CAP. 15 - La formazione del pubblico e l’esperienza mediale

CAP. 16 - La ricerca sugli effetti

CAP. 17 - Effetti socio-culturali

CAP.18 - Informazione, opinione pubblica e comunicazione politica

 

U. Volli, Il libro della comunicazione, Il saggiatore, Milano, 1994

CAP. 1: Sei concetti di comunicazione. pp. 21-42

Par.1.2 - Gli elementi della comunicazione

Par. 1.2.1 - Le funzioni della comunicazione

Par. 1.3 - Il circuito seduttivo

Par.1.4 - La comunicazione delegata

Par. 1.4.1 - Un modello complesso

Par. 1.4.2 - La comunicazione amplificata

Par. 1.5 - Terzo concetto: comunicare è mettere in comune

Par. 1.5.1 - Competenza comunicativa

Par: 1.6 - Quarto concetto: Comunicare come inferenza

Par. 1.7 - Quinto concetto: comunicazione come scambio

Par. 1.7.1 - Negoziato

Par. -1.8 - Sesto concetto: Comunicazione come emerneutica

Par. 1.8.1 – Uso e interpretazione

CAP. 10 - Pubblicità. pp. 243- 260

Par. 10.1 - La comunicazione pubblicitaria

Par. 10.1.1 - Tipologie della comunicazione pubblicitaria

Par. 10.2 - Marketing

Par. 10.3 - Messaggi pubblicitari

Par. 10.3.1 - Formati pubblicitari

Par. 10.4 - Registri visivo e musicale

Par. 10.4.1 - Retorica pubblicitaria

Par. 10.4.2 - Il registro musicale

Par. 10.5 - Lo schema riassuntivo

Par. 10.6 - Analisi semiotica dei valori pubblicitari

Par. 10.7 - Merci

Par. 10.7.1 – Il consumo produttivo

M. Argyle, Il corpo e il suo linguaggio. Studio sulla comunicazione non verbale. Zanichelli, 1992

CAP. 5 L’espressione dell’emozione. pp.70-83

CAP. 6 La comunicazione degli atteggiamenti interpersonali pp.84-101

CAP. 8 L’espressione del volto. pp. 118-135

CAP. 12 Gesti e movimenti del corpo. pp.184-198

Cap.13 la postura. pp. 199- 209

II Modulo

F.A.M. Caruso, Riflessioni sui mass media tra masticazione informativa e funzione civica, Annali 2010” Facoltà di Scienze della Formazione, Università di Catania 2011. pp. 154-169

http://ojs.unict.it/ojs/index.php/annali-sdf/article/view/103/91 pp. 1-17

F.A.M. Caruso, Il naufragio della Costa Concordia, Bonanno, Acireale-Roma, 2012.



Programmazione del corso

 ArgomentiRiferimenti testi
1Le competenze analitiche per la lettura delle funzioni della comunicazione verbale: gli assiomi, il codice, la struttura e la tipologia del segno, (De Saussure e Peirce); lo schema della comunicazione secondo Shannon e Weaver; Il contesto e il processo interpretativo; le decodifiche aberranti; le funzioni della comunicazione di Jakobson; il circuito seduttivo della comunicazione di Ugo Volli; l’applicazione del circuito seduttivo alla moda e alla pubblicità;U. Volli, Il libro della comunicazione, Il saggiatore, Milano, 1994 CAP. 1: Par. 1.2 - 1.2.1 - 1.3 - 1.4 - 1.4.1 - 1.4.2 - 1.5 - 1.5.1 - 1.6 - 1.7 - 1.7.1 - -1.8 - 1.8.1; CAP. 10 - Par. 10.1 - 10.1.1 - 10.2 - 10.3 - 10.3.1 - 10.4 - 10.4.1 - 10.4.2  
2 Le competenze analitiche per la lettura del linguaggio del corpo, approfondendo l’analisi degli elementi non verbali della comunicazione, i quali rivestono un ruolo centrale nel comportamento sociale dell’individuo. Si approfondirà: il comportamento spaziale; la prossemica; il contatto corporeo; la postura; i segni logici e analogici; la codificazione e la decodificazione delle emozioni; i contenuti inconsci della comunicazione non verbale sull’immagine di sé e sulle relazioni interpersonaliM. Argyle, Il corpo e il suo linguaggio.Zanichelli, 1992 CAP. 5 L’espressione dell’emozione. CAP. 6 Atteggiamenti interpersonali CAP. 8 L’espressione del volto. CAP. 12 Gesti e movimenti del corpo. Cap.13 la postura 
3L’analisi dell’impatto dei media elettronici sul comportamento sociale, esaminando come i media elettronici hanno determinato un cambiamento fondamentale nel comportamento sociale. In questa cornice di referenza si approfondiranno le principali linee di tendenza che contraddistinguono la letteratura relativa alle teorie sugli effetti dei media indagando sul problema dell’influenza degli stessi sui loro utenti. D. McQuail: Sociologia dei media, Il Mulino, Bologna, 2007, CAP. 1 - 3 - 4 – 5 – 12 – 14 – 15 – 16 -17 -18  
4L’acquisizione delle conoscenze teoriche indispensabili alla comprensione del genere notizia come contributo originale dei mass media alle forme culturali di espressione e come attività centrale di legittimazione della professione giornalistica, approfondendo i criteri che influenzano la selezione degli eventi che diventano notizia; In quest’ambito si prenderanno in considerazione: il framing della notizia; gli aspetti metodologici della ricerca sul newsmaking; la notiziabilità; la struttura della notiziaD. McQuail: Sociologia dei media, Il Mulino, Bologna, 2001, CAP. 12  
5L’analisi dell’immagine e della rappresentazione iconica della notizia che genera una definizione filtrata della realtà dei media, analizzando quest’ultimi in funzione del loro ruolo di agenti di riduzione/amplificazione della percezione del rischio. In quest’ambito si approfondirà la catastrofe comunicativa, il surplus d’informazione e il Ripple effect.F.A.M. Caruso, Riflessioni sui mass media tra masticazione informativa e funzione civica, Annali 2010” Facoltà di Scienze della Formazione, Università di Catania 2011. pp. 154-169 http://ojs.unict.it/ojs/index.php/annali-sdf/article/view/103/91 pp. 1-17 
6Un approfondimento relativo al sistema mediale come potente agente di definizione della realtà che agisce sulla percezione sociale. La rappresentazione sociale dei rischi è, infatti, influenzata dai media che ne condizionano, ricostruendo l’universo simbolico per la loro valutazione. In questo ambito si approfondirà una dimensione centrale per la gestione efficace del rischio: la comunicazione nell’emergenza in situazioni di rischio facendo riferimento al caso-studio del naufragio della Costa ConcordiaF.A.M. Caruso, Il naufragio della Costa Concordia, Bonanno, Acireale-Roma, 2012. 


Verifica dell'apprendimento


MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

L’esame di profitto è composto da due prove: un primo test scritto a risposta multipla su domande che vertono sul volume: F.A.M. Caruso, Il naufragio della Costa Concordia. l’11 settembre delle crociere, Bonanno editore, 2012.

L’esame finale orale prevede una valutazione globale dei risultati della prova scritta e di un completamento tramite una esposizione degli argomenti dei rimanenti testi contenuti nel programma




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