PRATICHE NARRATIVE E FORMAZIONE DEL SE' PERSONALE E PROFESSIONALE

M-PED/01 - 10 CFU - 1° semestre

Docente titolare dell'insegnamento

PAOLINA MULE'


Obiettivi formativi

In questa prospettiva il corso mira a:

-

-riflettere sui concetti di narrazione e educazione concepite

-riflettere sulla scrittura

-approfondire la ricerca come sorgente di feconde linee di sviluppo se si incontra con i paradigmi qualitativi e narrativi;

-analisi delle teorie didattiche in un nuovo e costruttivo legame tra didattica e narrazione, tra azione e discorso;

-presentare il dibattito di riferimento circa le differenze tra pedagogia, didattica generale e didattica disciplinare nella scuola secondaria;

-riflettere sulle competenze disciplinari nella formazione al lavoro;

- analizzare la progettualità per elevare la qualità pedagogica necessaria per raggiungere obiettivi e traguardi di competenze sia nella scuola, che nelle agenzie formative, educative e sociali nel territorio;

-considerare la progettazione educativa come momento centrale di ogni azione formativa;

-analizzare i contesti lavorativi accreditati come ‘luoghi culturali’ dove gli attori organizzativi apprendono tra loro e producono conoscenze;

-indagare il rapporto tra formazione e lavoro: normative e modelli di riferimento;

-investigare i dispositivi teorico-metodologici funzionali alla comprensione del lavoro e dell’apprendimento intese come esperienze sociali collegate tra loro.


Prerequisiti richiesti

Conoscere gli elementi di base che caratterizzano la pedagogia in ordine al suo oggetto specifico di indagine e le metodologie ad esso sottese.



Frequenza lezioni

Si consiglia di frequentare le lezioni per poter partecipare ad attività di gruppo sulla narrazione.



Contenuti del corso

In questo Corso si vogliono approfondire le linee teorie e metodologiche dei saperi e delle molteplici pratiche della tradizione narrativa, che si intersecano sempre di più con quelle educative. La narrazione e l’educazione sono due categorie che rappresentano non solo l'evidente senso pedagogico m anche esperienze che compaiono insieme tanto nella vita pubblica e privata, quanto nelle attività scolastiche, nei servizi educativi, di cura e terapeutici. Ciò implica che la formazione è anche luogo e spazio discorsivo e progettuale in cui il soggetto persona parla di Sé attraverso il proprio agire, rinsaldando sempre più il Sé professionale. Ne consegue che ogni giorno, ogni situazione interpersonale, possono diventare il tempo e il luogo giusto e propizio: per imparare o per raccontare, per scrivere di sé o degli altri, per proporre i linguaggi della parola, della scrittura, delle immagini, per apprendere attraverso i racconti, per educare narrando; per scoprire che ognuno di noi esiste, lavora, pensa in quanto narratore e educatore.



Testi di riferimento

  1. Demetrio Duccio, Educare è narrare. Le teorie, le pratiche, la cura, Mimesis 2012, pp. 1- 320 (soltanto alcuni capitoli che saranno indicati nel corso della prima lezione)
  2. Mulè Paolina , Pedagogia, didattica e cultura umanistica. L’ insegnante per una nuova scuola europea, Anicia, Roma 2015, pp. 1- 281
  3. Fabbri Loretta, Didattica e metodologie quantitative. Verso una didattica narrativa, La Scuola, Brescia 2003, pp. 1-144
  4. Gulisano Daniela, La formazione professionale e l’apprendistato nella ricerca educativa, Ragazzi In Volo, Catania, 2013 , pp. 1- 133
  5. Fabbri Loretta, Le pratiche professionali. Progettazione e apprendimento nei contesti lavorativi, Carocci, Roma 2012, pp. 1- 176

Altro materiale didattico

La consegna del materiale avviene tramite la piattaforma STUDIUM



Programmazione del corso

 *ArgomentiRiferimenti testi
1*Educazione e narrazione: piste di riferimentoDemetrio Duccio, Educare è narrare. Le teorie, le pratiche, la cura, Mimesis 2012, pp. 1- 320 (soltanto alcuni capitoli che saranno indicati nel corso della prima lezione) 
2*TeorieDemetrio Duccio, Educare è narrare. Le teorie, le pratiche, la cura, Mimesis 2012, pp. 1- 320 (soltanto alcuni capitoli che saranno indicati nel corso della prima lezione) 
3*Pratiche della cura narrativaDemetrio Duccio, Educare è narrare. Le teorie, le pratiche, la cura, Mimesis 2012, pp. 1- 320 (soltanto alcuni capitoli che saranno indicati nel corso della prima lezione) 
4*Rapporto Pedagogia, didattica generale e didattica disciplinareMulè Paolina , Pedagogia, didattica e cultura umanistica. L’ insegnante per una nuova scuola europea, Anicia, Roma 2015, pp. 1- 281 
5*Il dibattito attuale dell'insegnante nella scuola europeaMulè Paolina , Pedagogia, didattica e cultura umanistica. L’ insegnante per una nuova scuola europea, Anicia, Roma 2015, pp. 1- 281 
6*La dimensione etica del docente tra cultura classica e cultura digitale Mulè Paolina , Pedagogia, didattica e cultura umanistica. L’ insegnante per una nuova scuola europea, Anicia, Roma 2015, pp. 1- 281 
7*La formazione del docente tra contenuti e didattica disciplinareMulè Paolina , Pedagogia, didattica e cultura umanistica. L’ insegnante per una nuova scuola europea, Anicia, Roma 2015, pp. 1- 281 
8*La didattica disciplinare, come strumento fondamentale per l’orientamentoMulè Paolina , Pedagogia, didattica e cultura umanistica. L’ insegnante per una nuova scuola europea, Anicia, Roma 2015, pp. 1- 281 
9*Didattica delle discipline umanistiche e nuova cittadinanzaMulè Paolina , Pedagogia, didattica e cultura umanistica. L’ insegnante per una nuova scuola europea, Anicia, Roma 2015, pp. 1- 281 
10*Competenze disciplinari nella formazione al lavoroMulè Paolina , Pedagogia, didattica e cultura umanistica. L’ insegnante per una nuova scuola europea, Anicia, Roma 2015, pp. 1- 281 
11*Didattica museale e didattica delle Lettere ClassicheMulè Paolina , Pedagogia, didattica e cultura umanistica. L’ insegnante per una nuova scuola europea, Anicia, Roma 2015, pp. 1- 281 
12*Didattica disciplinare e inclusione socialeMulè Paolina , Pedagogia, didattica e cultura umanistica. L’ insegnante per una nuova scuola europea, Anicia, Roma 2015, pp. 1- 281 
13*Didattica e metodologie quantitativeFabbri Loretta, Didattica e metodologie quantitative. Verso una didattica narrativa, La Scuola, Brescia 2003, pp. 1-144 
14*La didattica narrativaFabbri Loretta, Didattica e metodologie quantitative. Verso una didattica narrativa, La Scuola, Brescia 2003, pp. 1-144 
15*La formazione professionaleGulisano Daniela, La formazione professionale e l’apprendistato nella ricerca educativa, Ragazzi In Volo, Catania, 2013 , pp. 1- 133 
16*L'apprendistato e l'alernanza formativa: l'importanza della narrazioneGulisano Daniela, La formazione professionale e l’apprendistato nella ricerca educativa, Ragazzi In Volo, Catania, 2013 , pp. 1- 133 
17*Le pratiche professionali e la narrazioneFabbri Loretta, Le pratiche professionali. Progettazione e apprendimento nei contesti lavorativi, Carocci, Roma 2012, pp. 1- 176 
18*La progettazione e l'apprendimento nei contesti lavorativi tramite la narrazioneFabbri Loretta, Le pratiche professionali. Progettazione e apprendimento nei contesti lavorativi, Carocci, Roma 2012, pp. 1- 176 
* Conoscenze minime irrinunciabili per il superamento dell'esame.

N.B. La conoscenza degli argomenti contrassegnati con l'asterisco è condizione necessaria ma non sufficiente per il superamento dell'esame. Rispondere in maniera sufficiente o anche più che sufficiente alle domande su tali argomenti non assicura, pertanto, il superamento dell'esame.


Verifica dell'apprendimento


MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

La valutazione sarà in modalità orale e ci sarà anche una prova in itinere.


PROVE IN ITINERE

Nel corso è prevista una prova in itinere che riguarderà un lavoro di gruppo sulle tematiche sviluppate in due testi dei moduli. Alla prova potranno partecipare gli studenti che regolarmente seguono le lezioni.


PROVE DI FINE CORSO

La prova finale si svolgerà oralmente sui testi rimanenti per coloro che hanno svolto la prova in itinere, mentre su tutti i testi del programma per coloro che non intendono segui


ESEMPI DI DOMANDE E/O ESERCIZI FREQUENTI

Saranno formulate domande sui temi centrali dei volumi studiati.




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