Il corso è rivolto alla conoscenza del concetto di inclusione scolastica attraverso il movimento e l’espressività corporea. Lo studente conoscerà la logica delle buone prassi e le linee metodologiche per impostare una progettazione educativa secondo la prospettiva inclusiva. Conoscerà le principali teorie psico-pedagogiche per favorire il benessere dell’infante e le buone prassi per un ottimale approccio educativo nei primi anni di vita.
Gli obiettivi di apprendimento attesi, declinati secondo i Descrittori di Dublino, sono i seguenti:
Conoscenza e capacità di comprensione (DD1)
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (DD2)
Autonomia di giudizio (DD3)
Abilità comunicative (DD4)
Capacità di apprendimento (DD5)
Il corso è rivolto alla conoscenza del concetto di inclusione scolastica attraverso lo studio dell’ampio e variegato concetto di gioco e delle principali metodologie e tecniche dell’animazione. Lo studente conoscerà la logica delle buone prassi e le linee metodologiche per impostare una progettazione educativa secondo la prospettiva inclusiva. Conoscerà le principali teorie psico-pedagogiche per favorire il benessere dell’infante e le buone prassi per un ottimale approccio educativo nei primi anni di vita.
Gli obiettivi di apprendimento attesi, declinati secondo i Descrittori di Dublino, sono i seguenti:
Conoscenza e capacità di comprensione (DD1)
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (DD2)
Autonomia di giudizio (DD3)
Abilità comunicative (DD4)
Capacità di apprendimento (DD5)
L'insegnamento è articolato in una parte di lezioni frontali (circa il 70% delle ore di attività in aula), durante le quali vengono introdotti i temi del corso.
Il restante 30% è invece dedicato al lavoro in aula: agli studenti verrà richiesto di rielaborare i contenuti oggetto delle lezioni, di lavorare in piccoli gruppi, di presentare in aula il lavoro svolto (anche a casa).
È prevista la possibilità di partecipare a prove in itinere.
Qualora l'insegnamento venisse impartito in modalità mista o a distanza potranno essere introdotte le necessarie variazioni rispetto a quanto dichiarato in precedenza, al fine di rispettare il programma previsto e riportato nel syllabus.
A garanzia di pari opportunità e nel rispetto delle leggi vigenti, gli studenti interessati possono chiedere un colloquio personale in modo da programmare eventuali misure compensative e/o dispensative, in base agli obiettivi didattici ed alle specifiche esigenze. È possibile rivolgersi anche al docente referente CInAP (Centro per l’integrazione Attiva e Partecipata - Servizi per le Disabilità e/o i DSA) del nostro Dipartimento, prof.ssa Elena Commodari.
L'insegnamento è articolato in una parte di lezioni frontali (circa il 70% delle ore di attività in aula), durante le quali vengono introdotti i temi del corso.
Il restante 30% è invece dedicato al lavoro in aula: agli studenti verrà richiesto di rielaborare i contenuti oggetto delle lezioni, di lavorare in piccoli gruppi, di presentare in aula il lavoro svolto (anche a casa).
È prevista la possibilità di partecipare a prove in itinere.
Qualora l'insegnamento venisse impartito in modalità mista o a distanza potranno essere introdotte le necessarie variazioni rispetto a quanto dichiarato in precedenza, al fine di rispettare il programma previsto e riportato nel syllabus.
A garanzia di pari opportunità e nel rispetto delle leggi vigenti, gli studenti interessati possono chiedere un colloquio personale in modo da programmare eventuali misure compensative e/o dispensative, in base agli obiettivi didattici ed alle specifiche esigenze. È possibile rivolgersi anche al docente referente CInAP (Centro per l’integrazione Attiva e Partecipata - Servizi per le Disabilità e/o i DSA) del nostro Dipartimento, prof.ssa Elena Commodari.
Si richiede l'uso base di Word e di Power Point per realizzare i lavori assegnati.
Si richiede l'uso base di Word e di Power Point per realizzare i lavori assegnati.
La frequenza non è obbligatoria, ma fortemente consigliata. Le lezioni sono caratterizzate dalla partecipazione attiva degli studenti e delle studentesse. La loro frequenza delle lezioni consente di acquisire progressivamente la padronanza dei contenuti, di confrontarsi con i colleghi e con il docente su temi e problemi, di verificare costantemente i propri livelli di apprendimento.
Durante le attività d'aula gli studenti avranno modo di lavorare attivamente sui contenuti di apprendimento del corso. Alle lezioni frontali si alterneranno momenti di lavoro di gruppo e individuali; momenti di presentazione del materiale che gli studenti stessi avranno prodotto (in aula o al di fuori di essa). Tali attività verranno considerate prove di verifica formativa, volte a consentire allo studente di autovalutare il livello di padronanza dei contenuti e degli strumenti di analisi della disciplina.
La frequenza non è obbligatoria, ma fortemente consigliata. Le lezioni sono caratterizzate dalla partecipazione attiva degli studenti e delle studentesse. La loro frequenza delle lezioni consente di acquisire progressivamente la padronanza dei contenuti, di confrontarsi con i colleghi e con il docente su temi e problemi, di verificare costantemente i propri livelli di apprendimento.
Durante le attività d'aula gli studenti avranno modo di lavorare attivamente sui contenuti di apprendimento del corso. Alle lezioni frontali si alterneranno momenti di lavoro di gruppo e individuali; momenti di presentazione del materiale che gli studenti stessi avranno prodotto (in aula o al di fuori di essa). Tali attività verranno considerate prove di verifica formativa, volte a consentire allo studente di autovalutare il livello di padronanza dei contenuti e degli strumenti di analisi della disciplina.
- Teorie del gioco; - Il gioco nei primi due anni di vita; - Il gioco come strumento esplorativo; - Il gioco simbolico ; - Gioco di fantasia; - Gioco con regole; - Differenze di genere nei giochi; - L’evoluzione del giocattolo; - La violenza nel gioco; - Il gioco psicomotorio; - Excursus storico sulla psicomotricità; - La fantasmatica corporea; - Lo sport come agente educativo; - Metodi e tecniche per comunicare con la corporeità; - Educare attraverso la sensorialità.
Modelli teorici di apprendimento
(Le dimensioni dell'apprendimento;La metacognizione; Apprendimento significativo e auto-regolato)
Infanzia e creatività
(L'apprendimento in età infantile; La creatività nei bambini; Gioco e linguaggio; Gioco e narrazione)
Infanzia e gioco
(Una nuova immagine di infanzia; La storia e il significato del gioco; Il gioco nelle istituzioni educative; Il gioco in ospedale; La regola nel gioco: I luoghi del gioco; Il gioco dai zero ai tre anni; Giochi solitari e giochi e giochi cooperativi; Giochi e giocattoli; Osservazione e gioco)
Gioco e animazione
(Visione storico-culturale dell'animazione; Il gruppo nei processi di animazione; Le competenze dell'animatore; Il laboratorio: luogo di animazione)
I metodi e le strategie di animazione
(Il gioco come metodo; Il metodo autobiografico; Il metodo dell'alterità; Il metodo collaborativo; Le tecniche di animazione; I giochi di cooperazione; Le tecniche di drammatizzazione; Le tecniche multimediali)
Baumgartner E., Il gioco dei bambini, Carocci, 2010.
Cera R., Pedagogia del gioco e dell’apprendimento, Franco Angeli, 2009
Sezione file di Microsoft Teams
Altro materiale didattico sarà disponibile nella sezione file di Microsoft Teams
EDUCAZIONE ALLA CORPOREITA' NELLA PRIMA INFANZIA | ||
Argomenti | Riferimenti testi | |
1 | 1. Modelli di descrizione e teorie del gioco Un modello ecologico del gioco/Caratteristiche psicologiche del gioco/Alcune teorie sul gioco 2. Il gioco nei primi due anni di vita Le origini del gioco/Le interazioni ludiche faccia a faccia/Il gioco sociale nel primo anno di vita/Le origini del gioco tra bambini/Infine i giochi motori 3. Dall’esplorazione al gioco Linee di sviluppo dell’attività esplorativa/Fattori che influenzano il comportamento esploratorio/Dall’esplorazione al gioco con gli oggetti/Il Cest | |
2 | 4. Il gioco simbolico L’evoluzione del gioco simbolico/Il gioco simbolico condiviso/Gioco simbolico e sviluppo del linguaggio/Gioco simbolico e differenze individuali 5. Dai giochi di fantasia ai giochi con regole Il gioco di fantasia/I giochi con regole 6. Giochi di bambine e bambini Differenze di genere nei giochi/La segregazione di genere/Differenze di genere nel gioco e fattori di influenza/Differenze di genere e gioco in età prescolare 7. La violenza nel gioco: armi giocattolo e videogiochi Il mercato | |
3 | 8. Il gioco come mezzo di interpretazione della realtà Narrazione e gioco/Il gioco come strategia di coping | |
METODOLOGIE E TECNICHE DEL GIOCO E DELL'ANIMAZIONE | ||
Argomenti | Riferimenti testi | |
1 | Modelli teorici di apprendimento (Le dimensioni dell'apprendimento;La metacognizione; Apprendimento significativo e auto-regolato) Infanzia e creatività (L'apprendimento in età infantile; La creatività nei bambini; Gioco e linguaggio; Gioco e narrazione) Infanzia e gioco (Una nuova immagine di infanzia; La storia e il significato del gioco; Il gioco nelle istituzioni educative; Il gioco in ospedale; La regola nel gioco: I luoghi del gioco; Il gioco dai zero ai tre anni; Giochi solitari e giochi e giochi coo |
La valutazione consiste nel superamento della prova di valutazione finale.
Gli studenti lavoratori non frequentanti possono contattare direttamente la docente per chiarimenti sul percorso. Per gli studenti Erasmus è prevista la possibilità di concordare il programma d’esame previo colloquio.
La valutazione consiste nel superamento della prova di valutazione finale.
Gli studenti lavoratori non frequentanti possono contattare direttamente la docente per chiarimenti sul percorso. Per gli studenti Erasmus è prevista la possibilità di concordare il programma d’esame previo colloquio.
Per ogni argomento trattato in aula verranno fornite agli studenti delle domande-stimolo, utili ad organizzare il lavoro di studio.
Per ogni argomento trattato in aula verranno fornite agli studenti delle domande-stimolo, utili ad organizzare il lavoro di studio.