L’insegnamento si prefigge di fornire allo studente una più approfondita formazione di Chimica Organica rispetto al primo corso di base, con particolare riguardo alla nomenclatura, proprietà chimiche e reattività di composti polifunzionali; delle principali classi di composti organici di rilevanza biologica: carboidrati e lipidi; dei principali sistemi eterociclici. Gli studenti acquisiranno inoltre conoscenze sulle reazioni di sintesi organica avanzata, imparando a sviluppare semplici sequenze sintetiche di composti organici polifunzionali e ad applicare i principi delle moderne strategie sintetiche: approcci per disconnessione, formazione di legami carbonio-carbonio, protezione deprotezione di gruppi funzionali.
Gli obbiettivi formativi specifici del modulo sono:
In riferimento ai Descrittori di Dublino, questo corso si pone l’obbiettivo di trasferire allo studente le seguenti competenze trasversali:
Conoscenza e capacità di comprensione:
Capacità di applicare conoscenza:
Autonomia di giudizio:
Abilità comunicative:
Il corso si propone di fornire le informazioni di base in merito ad argomenti basilari la chimica organica, in particolare alle pratiche più comuni in laboratorio. Il modulo si prefigge di fornire allo studente gli strumenti per la comprensione della reattività chimica, con particolare riferimento alle reazioni organiche, e alle strategie per isolare e caratterizzare le molecole organiche. Ricavare la struttura molecolare di una molecola sintetizzata, oppure di una molecola incognita sarà uno degli obbiettivi principali del corso. Inoltre, fra gli obbiettivi principali ci sarà riconoscere ed assemblare correttamente la vetreria di laboratorio, in funzione dell’esperienza da svolgere. Verranno impartite inoltre alcune conoscenze di base relative al corretto smaltimento dei prodotti chimici e dei rifiuti accumulati durante l’attività di laboratorio.
Gli obbiettivi formativi specifici del modulo sono:
In riferimento ai Descrittori di Dublino, questo corso si pone l’obbiettivo di trasferire allo studente le seguenti competenze trasversali:
Conoscenza e capacità di comprensione:
Capacità di applicare conoscenza:
Autonomia di giudizio:
Abilità comunicative:
L'insegnamento si svolgerà tramite la trattazione dei vari argomenti riportati in programma e prevederà delle giornate dedicate ai chiarimenti dei dubbi e alla simulazione dell'esame orale da sostenere. Qualora l'insegnamento venisse impartito in modalità mista o a distanza potranno essere introdotte le necessarie variazioni rispetto a quanto dichiarato in precedenza, al fine di rispettare il programma previsto e riportato nel syllabus. La verifica dell’apprendimento potrà essere effettuata anche per via telematica, qualora le condizioni lo dovessero richiedere.
Lezioni frontali.
Esercitazioni di laboratorio . Utilizzo delle spettroscopie (UV-Vis; IR, 1H-, 13C-NMR) per la caratterizzazione dei composti sintetizzati.
Qualora l'insegnamento venisse impartito in modalità mista o a distanza potranno essere introdotte le necessarie variazioni rispetto a quanto dichiarato in precedenza, al fine di rispettare il programma previsto e riportato nel syllabus
E’ richiesta l’acquisizione degli obiettivi relativi alle seguenti discipline: Chimica Generale ed Inorganica, Chimica Organica I
Concetti di base di Chimica Generale ed Organica
Fortemente consigliata seppur non obbligatoria per sostenere l’esame.
Obbligatoria, con le deroghe stabilite dal regolamento didattico del CdS. È necessario superare il 70% delle ore previste per poter svolgere l’esame. Nel caso in cui non si dovesse raggiungere questo numero di ore minime, lo studente dovrà superare una prova pratica prima di sostenere l’esame ordinario.
Qualora l'insegnamento venisse impartito in modalità mista o a distanza potranno essere introdotte le necessarie variazioni rispetto a quanto dichiarato in precedenza, al fine di rispettare il programma previsto e riportato nel syllabus.
Ripasso dei principali gruppi funzionali, del concetto di acidità e basicità.
Ripasso delle reazioni principali di alcooli, ammine, aldeidi e chetoni e acidi carbossilici e derivati.
Enoli, enolati ed enammine
Tautomeria ed equilibrio cheto-enolico – enolizzazione catalizzata da acidi e basi – stabilità
degli enoli - Acidità dell’idrogeno in a al carbonile– anioni enolato –
Alogenazione del carbonio a di aldeidi e chetoni – Reazione dell’aloformio- Alogenazione del
carbonio a degli acidi carbossilici –Alchilazione del carbonio alpha – Alchilazione ed acilazione
del carbonio a tramite un intermedio enamminico – Condensazione aldolica: formazione di ßidrossialdeidi–
La disidratazione di un prodotto di condensazione aldolica – Condensazione
aldolica incrociata –Condensazione di Claisen: formazione di ß-chetoesteri – Condensazione di
Claisen e condensazione aldolica a confronto – problematiche inerenti l’acilazione al carbonio
– Altre condensazioni incrociate – Reazioni di condensazione e di addizione aldolica
intramolecolare - Enammine–Anellazione di Robinson – Decarbossilazione di ß-chetoacidi –
Sintesi malonica – Sintesi acetacetica
Composti Carbonilici a,b insaturi
Effetti della coniugazione - Reazioni di addizioni coniugate – Alchilazione del carbonio b –
Reazione di Michael- Attacco nucleofilo al carbonile o coniugato - Nucleofili “hard” e “soft” -
- reazioni con ammoniaca ed ammine – reazioni con alcoli e tioli - reazioni con composti
organometallici e presenza di sali di Cu(I) – addizione coniugata di enolati – addizione
coniugata seguita da ciclizzazione nella sintesi di anelli
Il benzene e composti aromatici
Ripasso dei concetti di Stabilità di polieni coniugati lineari e ciclici – Il benzene è un composto aromatico – I criteri per
individuare l’aromaticità – Applicazione dei criteri dell’aromaticità. –Antiaromaticità -
Nomenclatura dei benzeni monosostituiti e polisostituiti Idrocarburi aromatici policiclici -
Sostituzione elettrofila aromatica–
Limitazioni delle alchilazioni di Friedel-Crafts - Alchilazione del benzene mediante acilazione-riduzione – Reazioni della catena
laterale – Reattività dei carboni fenilmetilici – Attacco elettrofilo ai derivati del benzene -
Effetto dei sostituenti sulla reattività dell’anello – Effetto orientante dei sostituenti in ulteriori
attacchi elettrofili – Il rapporto orto-para – Clorometilazione – Formilazione di Reimer-
Tiemann.
Alogenoareni
Nomenclatura e proprietà – confronto con gli alogenuri alchilici- Sostituzione nucleofila
aromatica – meccanismo di addizione-eliminazione (SNAr) – meccanismo di eliminazione –
addizione (SNEA)- benzino
Fenoli
Nomenclatura e proprietà dei fenoli – Preparazione dagli alogenoareni e da sali di diazonio –
Acidità e reazioni – Confronto con gli alcoli – Reazioni dell’anello aromatico –
idrossimetilazione – resine fenoliche – reazione di Kolbe – Polifenoli – ossidazione dei fenoli – benzochinoni ed idrochinoni – coppie redox –
- eteri fenolici – trasposizione di Claisen
Ammine e loro derivati
Richiami sulla classificazione delle ammine – Ammine aromatiche: struttura, nomenclatura,
proprietà fisiche – Acidità e basicità delle ammine – Aspetti stereochimici – Sali di ammonio
quaternari (proprietà , stereochimica) - Sintesi delle ammine mediante alchilazione,
ammirazione riduttiva, riduzione di azidi, nitrili, ammidi e nitro composti, trasposizione di
Hofmann, reazione di Mannich, eliminazione di Hofmann – sintesi di Gabriel – Sintesi di
ammine aromatiche – Reazioni con composti carbonilici – Nitrosazione delle ammine
Formazione di immine, enammine – Sali di arendiazonio e loro reazioni – sostituzione sui sali
di diazonio SN1.
Composti solforati
Tioli: struttura, nomenclatura, proprietà fisiche- Acidità – Preparazione – Reazioni di
ossidazione– Disolfuri– Acidi solfinici – Acidi solfonici
Composti Eterocicli Aromatici
Classificazione degli eterocicli aromatici – Eteroaromaticità – anelli eteroaromatici a 5 e 6
termini con un eteroatomo: furano, pirrolo, tiofene e piridina. Sintesi mediante composti 1,3 ed
1,4-dicarbonilici – Composti eteroaromatici con due o più eteroatomi – Composti
eteroaromatici benzocondensati– Reazioni di sostituzione elettrofila aromatica, di sostituzione
nucleofila aromatica, di ossidazione e di riduzione – Piridina N-ossido e sostituzione
elettrofila.
Carboidrati
Classificazione dei carboidrati – La notazione D e L – Configurazione degli aldosi –
Configurazione dei chetosi – Reazioni dei monosaccaridi in soluzione basica – Reazioni di
ossido-riduzione dei monosaccaridi – Allungamento della catena: la sintesi di Kiliani-Fischer –
Accorciamento della catena: la degradazione di Wohl e di Ruff – I monosaccaridi formano
emiacetali ciclici – Formazione di glicosidi – L’effetto anomerico – Zuccheri riducenti e non
riducenti – Mutarotazione - Disaccaridi – Polisaccaridi. Dall'energia solare ai carboidrati e
all'energia delle cellule animali. Recenti processi ecosostenibili per produrre polimeri partendo
dalla fermentazione della cellulosa.
Lipidi
Trigliceridi – saponificazione – Micelle – Proprietà detergenti – Confronto fra sali di acidi
grassi e detergenti sintetici – Prostaglandine – steroidi – terpeni – Fosfolipidi e loro
organizzazione supramolecolare a doppio strato – liposomi – membrane cellulari – lecitine –
sfingofosfolipidi – Vitamine liposolubili.
Nozioni introduttive alle comuni tecniche di identificazione quali: 1H - e 13C-NMR, IR, UV-Vis, GC ed HPLC.
Esecuzione pratica di reazioni di :
Isolamento, purificazione e caratterizzazione dei prodotti ottenuti nelle singole esperienze mediante: punto di fusione, UV-Vis, IR, 1H- e 13C-NMR.
- D.L. Pavia, G.M. Lampman, G.S. Kriz “Il Laboratorio di Chimica Organica” Ed. Sorbona;
- L.M. Harwood, C.J. Moody “Experimental organic chemistry” Ed. Wiley-Blackwell.
- R.M. Silverstein, F.X. Webster, Identificazione Spettroscopica di Composti Organici, Ambrosiana.
Materiale didattico disponibile su studium
Fornito dal docente sulla piattaforma Teams
MODULO 1 | ||
Argomenti | Riferimenti testi | |
1 | Benzene Sostituzioni nucleofile aromatiche | testi 1, 3, 4 |
2 | Enoli | testi 1, 3, 4 |
3 | Composti alpha-beta insaturi | testi 1, 3, 4 |
4 | Carboidrati | testi 1, 3, 4 |
5 | Eterociclici | testo 2 |
6 | Lipidi | testi 1,3 |
La prova d’esame tende ad accertare il livello di conoscenza complessiva acquisita dal candidato, la sua capacità di affrontare criticamente gli argomenti studiati e di mettere in relazione le varie parti del programma. L’esame consiste in un esame orale.
La prova orale consisterà in domande relative alle varie parti del programma per accertare il livello di conoscenza complessiva acquisita dal candidato.
Criteri per l’attribuzione del voto finale:
Alla formulazione del voto finale concorreranno in egual misura la padronanza sui vari argomenti della materia e la capacità di saper passare facilmente da un argomento all'altro.
L'esame, integrato con il modulo 1, è teso ad accertare l'acquisizione dei concetti di base del corso e la capacità di collegarli tra loro e con gli esperimenti svolti in laboratorio, la capacità di esporre chiaramente i concetti usando usando adeguatamente il linguaggio scientifico, la capacità di utilizzare e interpretare quantitativamente i dati sperimentali applicando i concetti e le metodologie acquisiti durante il corso.
La prova orale verterà sia sulla discussione di un'esperienza di laboratorio che su argomenti del corso teorico.
Per ogni esperienza di laboratorio, lo studente dovrà presentare entro 7 giorni dalla data di esame, una relazione dettagliata, oggetto anch’essa di valutazione in sede di esame.
La verifica dell’apprendimento potrà essere effettuata anche per via telematica, qualora le condizioni lo dovessero richiedere.
Reazioni di condensazione, eterocicli, sintesi degli amminoacidi, carboidrati
Descrivere la sintesi della p-nitroanilina
Descrivere le regioni principali dello spettro IR
Commentare lo spettro 1H-NMR del composto X