ISTOLOGIA ED EMBRIOLOGIA - canale 3

BIO/17 - 7 CFU - 2° semestre

Docente titolare dell'insegnamento

PAOLA CASTROGIOVANNI


Obiettivi formativi

Scopo della didattica della disciplina Istologia è quello di fornire allo studente la cultura citologica e istologica di base per la comprensione dell’organizzazione generale delle cellule superiori, loro specializzazioni e interazioni per assolvere a funzioni specifiche dei tessuti, essenziale per poter riconoscere praticamente le caratteristiche morfologiche delle cellule e dei tessuti normali dell’organismo umano. Scopo della didattica della disciplina Embriologia è quello di fornire allo studente una cultura generale sull’embriologia umana con una dettagliata descrizione dello sviluppo prenatale umano nelle varie fasi di sviluppo, dallo zigote (fecondazione) all’embrione (embriogenesi) al feto (organogenesi) fino alla nascita, con riferimento ai relativi meccanismi di controllo e regolazione.


Modalità di svolgimento dell'insegnamento

Lezioni frontali in aula.

Qualora l'insegnamento venisse impartito in modalità mista o a distanza potranno essere introdotte le necessarie variazioni rispetto a quanto dichiarato in precedenza, al fine di rispettare il programma previsto e riportato nel syllabus.


Prerequisiti richiesti

Conoscenze sulla biologia della cellula.



Frequenza lezioni

Obbligatoria come da Regolamento.



Contenuti del corso

Scopo della didattica della disciplina Istologia è quello di fornire allo studente la cultura citologica e istologica di base per la comprensione dell’organizzazione generale delle cellule superiori, loro specializzazioni e interazioni per assolvere a funzioni specifiche dei tessuti, essenziale per poter riconoscere praticamente le caratteristiche morfologiche delle cellule e dei tessuti normali dell’organismo umano. Scopo della didattica della disciplina Embriologia è quello di fornire allo studente una cultura generale sull’embriologia umana con una dettagliata descrizione dello sviluppo prenatale umano nelle varie fasi di sviluppo, dallo zigote (fecondazione) all’embrione (embriogenesi) al feto (organogenesi) fino alla nascita, con riferimento ai relativi meccanismi di controllo e regolazione. Per maggiori dettagli sui contenuti, vedi PROGRAMMAZIONE.



Testi di riferimento

ISTOLOGIA:

1. ISTOLOGIA di V. Monesi 7° ediz.- Piccin

2. ISTOLOGIA 5° ediz.- edi-ermes

EMBRIOLOGIA:

3. Moore – Persaud – Torchia - LO SVILUPPO PRENATALE DELL’UOMO 11° ed. - EDRA

4. De Felici-Boitani - EMBRIOLOGIA UMANA 2° ed. - PICCIN


Altro materiale didattico

Eventuale materiale didattico utile per la comprensione della materia sarà pubblicato su STUDIUM



Programmazione del corso

 ArgomentiRiferimenti testi
1ISTOLOGIA: Principi generali sulle metodiche di studio dei tessuti mediante le tecniche istochimiche (fissazione, inclusione, colorazione). TESSUTI EPITELIALI: Epiteli di rivestimento: Generalità. Classificazione. Testo 1: Cap. 1, pp. 5-29 (no dettagli); Cap. 10 pp. 229-273. Testo 2: Cap. 12, pp. 257-287 .  
2Descrizione dei vari tipi di epitelio: epitelio pavimentoso semplice; epitelio cubico semplice; epitelio cilindrico semplice; epitelio pavimentoso pluristratificato; epitelio cilindrico pluristratificato; epitelio pseudostratificatoTesto 1: Cap. 10, pp. 229-273. Testo 2: Cap. 12, pp. 257-287. 
3Epitelio cilindrico pluristratificato; epitelio pseudostratificato; epitelio di transizione. Specializzazioni della superficie laterale. Specializzazioni della superficie basale. Specializzazioni della superficie libera. Testo 1: Cap. 10, pp. 229-273. Testo 2: Cap. 12, pp. 257-287. 
4Epiteli ghiandolari: Generalità. Ghiandole esocrine. Classificazione delle ghiandole esocrine in base a: Numero di cellule e posizione; Ramificazione dei dotti e forma degli adenomeri; Modalità di secrezione e natura chimica del secreto. Testo 1: Cap. 11, pp. 283-301. Testo 2: Cap 13, pp. 299-338, pp.343 -346. 
5Ghiandole endocrine: Cellula bersaglio; Legame ormone-recettore. Classificazione: Ghiandole cordonali; Ghiandole interstiziali; Ghiandola follicolare.Testo 1: Cap. 12, pp. 309-360. Testo 2: Cap 13, pp. 299-338, pp.343 -346. 
6TESSUTI TROFOCONNETTIVALI E DI SOSTEGNO. Tessuto Connettivo Propriamente Detto: Generalità. Fibre collagene. Fibre reticolari. Fibre elastiche. Sostanza fondamentale. Cellule: Fibroblasti; Macrofagi; Mastociti; Adipociti. Testo 1: Cap. 14, pp. 373-382; Cap. 15, pp. 383-424. Testo 2: Cap 14 , pp. 351 -386; Cap. 15, pp. 387-405. 
7Varietà di connettivi propriamente detti: Tessuto connettivo lasso; Tessuto connettivo denso; Tessuto adiposo.Testo 1: Cap. 15, pp. 424-428; Cap. 19, pp. 527-536. Testo 2: Cap 14 , pp. 351 -386; Cap. 15, pp. 387-405.  
8Tessuto Cartilagineo. Generalità. Varietà di cartilagine: Cartilagine ialina; Cartilagine elastica; Cartilagine fibrosa.Testo 1: Cap. 16, pp. 433-448. Testo 2: Cap 16, pp. 407-420. 
9Tessuto Osseo. Generalità. Struttura dell’osso: aspetto macroscopico. Struttura microscopica: organizzazione lamellare e sistemi vascolari. La matrice ossea. Le cellule dell’osso. Testo 1: Cap. 17, pp. 453-470; 474-483. Testo 2: Cap 17, pp. 421-440, pp. 444-455. 
10Osteogenesi. Rimodellamento osseo. Riparazione fratture. Istiofisiologia dell’osso.Testo 1: Cap. 17, pp. 483-502. Testo 2: Cap 17, pp. 421-440, pp. 444-455. 
11Sangue. Generalità. Plasma sanguigno. Eritrociti. Leucociti: Granulociti neutrofili; Granulociti eosinofili; Granulociti basofili; Linfociti; Monociti. Piastrine. Linfa. Emopoiesi (no dettagli). Concetti generali su Immunità (no dettagli)Testo 1: Cap. 20, pp. 547-586; Cap. 21 (NO DETTAGLI). Testo 2: Cap 18, pp. 459-479, Cap. 19, pp. 481-496. 
12TESSUTO NERVOSO. Generalità. Neurone. Forma e dimensioni. Corpo cellulare. Citoscheletro. Prolungamenti cellulari: dendriti e assone. Trasporto assonico. Fibra nervosa. Guaina mielinica. Conduzione impulso. Sinapsi. Neuroglia.Testo 1: Cap. 24, pp. 731-796, pp.808-812. Testo 2: Cap 21, pp. 521-568, pp. 576-583, pp.586-587. 
13TESSUTO MUSCOLARE. Tessuto muscolare striato scheletrico: Organizzazione strutturale del tessuto; Organizzazione strutturale delle miofibrille; Organizzazione molecolare delle miofibrille; Meccanismo della contrazione; Giunzione neuro-muscolare.Testo 1: Cap. 23, pp. 665-698. Testo 2: Cap 22, pp. 589-624. 
14Tessuto muscolare striato cardiaco: Struttura del miocardiocito; Organizzazione strutturale del tessuto; Dischi intercalari; Tessuto di conduzione. Testo 1: Cap. 23, pp. 708-714. Testo 2: Cap 22, pp. 589-624. 
15Tessuto muscolare liscio: Struttura delle fibrocellule muscolari lisce; Organizzazione strutturale del tessuto; Contrazione del muscolo liscio. Testo 1: Cap. 23, pp. 717-724. Testo 2: Cap 22, pp. 589-624. 
16EMBRIOLOGIA: Concetti generali dello sviluppo embrionale.Appunti pubblicati su STUDIUM; Testo 4: Cap. 1, pp. 3,4; Cap. 3, pp. 41-44; Cap. 4, pp. 54-56 e 59-60 
17Ovogenesi. Testo 3: Cap. 2, pp. 11-26. Testo 4: Cap. 7, pp. 107-116  
18Spermatogenesi.Testo 3: Cap. 2, pp. 11-26. Testo 4: Cap. 6, pp. 87-96  
19Fecondazione.Testo 3: Cap. 2, pp. 26-32. Testo 4: Cap. 8, pp. 123-127 Testo 4: Cap. 7, pp. 113-126 
20I e II settimana di sviluppo.Testo 3: Cap. 2, pp. 32-36; Cap. 3, pp. 39-47. Testo 4: Cap. 9, pp. 139-145, pp. 155  
21III settimana di sviluppo.Testo 3: Cap. 4, pp. 51-66. Testo 4: Cap. 10, pp. 159-169  
22IV settimana di sviluppo.Testo 3: Cap. 5, pp. 69-75. Testo 4: Cap. 11, pp. 179-188  
23Placenta.Testo 3: Cap. 7, pp. 105-134. Testo 4: Cap. 20, pp. 407-417  
24Cavità del corpoTesto 3: Cap. 8, pp. 137-148 
25Sviluppo della faccia e apparato branchiale.Testo 3: Cap. 9, pp. 149-186. Testo 4: Cap. 14, pp. 247-256  
26Apparati digerente e respiratorio.Testo 3: Cap. 10, pp. 189-200; Cap. 11, pp. 203-231. Testo 4: Cap. 15, pp. 267-274, pp. 276-279  
27Apparato locomotore.Testo 3: Cap. 14, pp. 325-342; Cap. 15, pp. 345-351. Testo 4: Cap. 18, pp. 357-370, pp. 376-379  
28Apparato urogenitale.Testo 3: Cap. 12, 233-271. Testo 4: Cap. 16, pp. 283-294, pp. 298-302, pp. 306-309  
29Apparato cardiovascolare.Testo 3: Cap. 4, pp. 62-63; Cap. 13, pp. 273-320. Testo 4: Cap. 17, pp. 315-337  
30Sistema nervoso.Testo 3: Cap. 4, pp. 59-60; Cap. 17, pp. 369-393. Testo 4: Cap. 13, pp. 211-229  


Verifica dell'apprendimento


MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

Verifica orale.

La verifica dell’apprendimento potrà essere effettuata anche per via telematica, qualora le condizioni lo dovessero richiedere.


ESEMPI DI DOMANDE E/O ESERCIZI FREQUENTI

1 Quale è l’organizzazione morfologica del tessuto muscolare cardiaco?

2 Come vengono classificate le ghiandole esocrine?

3 Quali sono le funzioni dei leucociti?

4 Che forma hanno gli eritrociti e perché?

5 Descrivere l’impianto della blastocisti

6 Descrivere gli eventi della III settimana di sviluppo

7 Caratteristiche e funzioni della placenta

8 Descrivere lo sviluppo dell’apparato uro-genitale




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