STORIA DEL DIRITTO MEDIEVALE E MODERNO D - L

IUS/19 - 10 CFU - 2° semestre

Docente titolare dell'insegnamento

GIUSEPPE SPECIALE


Obiettivi formativi

Conoscenza e comprensione
Gli studenti devono dimostrare di essere in grado di orientarsi nella secolare esperienza giuridica europea, sapendo cogliere il fecondo rapporto tra le linee di continuità e le cesure che segnano i “tempi” della Storia occidentale. Dall’alto medioevo alla riscoperta dei testi giustinianei, dallo Stato assoluto all’età dei Codici, per arrivare ai grandi temi della “crisi del diritto” nell’età della globalizzazione.

Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Il corso si propone di sollecitare la riflessione critica degli studenti sulle intersezioni della dimensione giuridica con altri sistemi normativi (economia, politica, religione, mentalità, routine ecc.) che ─ entro il medesimo contesto ─ concorrono a strutturare la vita sociale. Gli studenti saranno chiamati a maturare la comprensione delle fonti storico-giuridiche; e coltivare la propensione alla comparazione fra i sistemi giuridici della tradizione di Civil Law e quelli di Common Law


Modalità di svolgimento dell'insegnamento

Lezioni frontali con ausilio di slide, attività seminariali di approfondimento e previsione di gruppi di lavoro su specifici argomenti.


Prerequisiti richiesti

Nessuno



Frequenza lezioni

Vivamente consigliata



Contenuti del corso

La storia dell’esperienza giuridica europea nelle sue grandi linee, dalla crisi dell’impero romano ai giorni nostri. Utilità e limiti della tradizionale scansione temporale: alto medioevo, basso medioevo, età moderna, età contemporanea. Continuità e discontinuità. Uno sguardo d’insieme al panorama europeo fino all’età delle codificazioni, e oltre: la res publica europea del diritto si esprime in forme ordinamentali diverse che si richiamano ad una cultura giuridica e danno vita ad un’esperienza sostanzialmente unitaria a causa della circolazione delle idee e dei modelli. Le grandi cesure: il diritto dei barbari, il diritto delle scuole universitarie, il diritto dei grandi tribunali, il diritto degli stati moderni, i codici e la loro crisi. Scienza giuridica e interpretatio. Retorica e prassi discorsive nella costruzione della scienza giuridica a partire dalle scuole universitarie. Il modello del diritto canonico medievale. Lex mercatoria: processi di comunicazione e prassi giuridiche nell’Europa dei mercati. Il diritto nella formazione dello stato moderno e delle istituzioni dello stato assoluto. L’umanesimo, il giusnaturalismo, il contrattualismo.



Testi di riferimento

AA.VV. Tempi del diritto, Giappichelli, Torino, 2018.

Agli studenti che frequentano assiduamente le lezioni saranno indicati i testi (storiografia, fonti, schemi riassuntivi) che integrano il contenuto del corso. Tali testi saranno commisurati ai cfu assegnati alla disciplina


Altro materiale didattico

Al materiale didattico integrativo, come negli anni precedenti, gli studenti avranno accesso dal portale studium.



Programmazione del corso

 ArgomentiRiferimenti testi
1La fine del mondo antico 
2La compilazione giustinianea 
3I diritti germanici 
4Consuetudini e mondo signorile 
5Chiesa e impero 
6La Chiesa come istituzione giuridica 
7La rinascita dell’Impero 
8Egemonia signorile e riforma della Chiesa  
9L'esperienza giuridica altomedievale 
10La sopravvivenza dei testi giustinianei  
11Le arti liberali  
12Giudici e notai  
13Verso un diritto universale  
14Il feudo  
15Un diritto antico per il nuovo millennio: la stagione preirneriana  
16La rivoluzione di Irnerio  
17La forza dell’interpretazione letterale  
18La Scuola dei Glossatori  
19Dalle scuole allo Studium: a) la Glossa Ordinaria  
20La nascita dell’istituzione universitaria  
21Un nuovo ordine per il diritto della Chiesa 
22Il Decretum di Graziano 
23Le altre compilazioni e la decretalistica  
24Il Corpus Iuris Canonici  
25Le storie diverse dell’Italia e dell’Europa: a) il Comune cittadino 
26b) il ruolo dei notai 
27c) il diritto dei Comuni 
28d) il Regno di Sicilia, dai Normanni all’imperatore Federico 
29e) l’Impero e il Regno di Germania 
30f) il Regno di Francia 
31La dialettica delle fonti nell’esperienza del diritto comune: convivenza e covigenza 
32Il trionfo del diritto giurisprudenziale e le radici profonde di un metodo nuovo 
33Accursio e Odofredo: due metodi a confronto 
34b) il legame con le istituzioni, l’attenzione agli iura propria 
35c) le esigenze della pratica 
36d) la scuola di Orléans 
37L’età del commento e dei commentatori: a) premesse 
38b) le origini 
39c) il Trecento e il Quattrocento: i secoli d’oro dei commentatori 
40Il diritto dei mercanti e del mercato 
41L’Umanesimo giuridico: diritto comune e cultura rinascimentale 
42b) caratteri sincronici dell’Umanesimo giuridico europeo (secc. XVXVI) 
43c) Umanesimo e diritto nel Quattrocento: versante propositivo e versante critico 
44d) il Cinquecento e la formazione dell’Umanesimo giuridico: Andrea Alciato e l’Italia 
45e) l’Umanesimo giuridico in Europa, con particolare riguardo alla Francia 
46Declinazioni umanistiche: la giurisprudenza elegante olandese e l’Usus modernus Pandectarum  
47Paradigmi della modernità: a) la fine dell’universalismo medievale e il Nuovo Mondo 
48b) la Scuola di Salamanca  
49c) Ugo Grozio  
50La legge, o di un termine cui corrisponda qualcosa di esistente  
51Il diritto come scienza giuridica normativa (universale/cetuale) e l’ideologia antigiurisprudenziale  
52Il giurista/giudice: i consilia sapientis pro veritate fra cattedra e tribunale 
53a) Sottigliezza (subtilitates) [il giurista che inventa]  
54b) Quantità (maior copia) [il giurista che accumula e riordina] 
55c) Brevità (brevitas) [il giurista che si attiene rigorosamente alla ratio legis]  
56Il giudice/giurista: grandi tribunali e decisiones  
57Grandi e piccoli tribunali nell’intrico di giurisdizioni di una città di antico regime: il caso di Bologna  
58La dimensione della complessità composita: enciclopedismo, volgarizzazione e cetualismo in Giambattista De Luca  
59La dimensione neo-umanistica: il diritto ‘arcadico’ di Gian Vincenzo Gravina  
60La dimensione riformista: i ‘difetti della giurisprudenza’ secondo Ludovico Antonio Muratori  
61La dimensione disciplinante fra soluzione sociale dei conflitti, repressione d’apparato e scientificizzazione del problema criminale  
62La dimensione cetuale: una scienza normativa nobiliare  
63Patriarcato e matrimonio dei figli di famiglia fra diritto comune e codici (ovvero non omne quod licet honestum est)  
64I presupposti della codificazione nel pensiero giuridico e politico dell’età moderna  
65I presupposti legislativi della codificazione  
66Luigi XIV e le sue ordonnances  
67Il pensiero giuridico europeo tra area germanica e Francia (XVII-XVIII sec.)  
68Le compilazioni legislative in Italia del primo Settecento 
69L’Illuminismo giuridico  
70Le compilazioni legislative del dispotismo illuminato europeo  
71Agli inizi della codificazione penale moderna  
72L’officina del codice civile francese. Il «diritto intermedio»  
73Il Code civil des Français  
74Codificazione e interpretazione  
75Gli altri codici del periodo napoleonico  
76Il Codice civile generale austriaco del 1811 (ABGB)  
77La lunga storia di illuminismo penale e codici (senza un lieto fine)  
78L’assolutismo e la costituzione d’Ancien Régime 
79La ‘costituzione’ e il costituzionalismo moderno: princìpi e questioni definitorie (assolutismo, Stato di diritto, Stato costituzionale)  
80L’ordinamento inglese: dalla Magna Carta alla costituzione consuetudinaria  
81Il costituzionalismo americano  
82Rivoluzione e costituzioni in Francia (1789-1799)  
83La Restaurazione e le costituzioni europee (1814-1848)  
84Lo Statuto albertino e gli inizi del parlamentarismo in Italia 
85Il potere costituente  
86La recezione del Code civil nel mondo: ratione imperii o imperio rationis?  
87Savigny versus Thibaut. Una polemica sul codice destinata a fare il giro del mondo  
88“Riannodare la catena dei tempi”. L’esperienza giuridica in Italia durante la Restaurazione: a) premessa  
89b) i codici civili della Restaurazione  
90c) il diritto privato nel Lombardo-Veneto, nel Granducato di Toscana e nello Stato Pontificio  
91d) la presenza di Savigny nel dibattito sulla codificazione in Toscana e in Piemonte  
92Un nuovo mos gallicus iura docendi? Il metodo esegetico in Francia  
93Da Savigny a Windscheid. Scuola storica e Pandettistica in Germania  
94Mixtum compositum: cultura e scienza giuridica della Restaurazione in Italia  
95Il tempo del codice civile nell’Italia Unita: a) premessa  
96b) armonizzazione o assimilazione (1859-1861) 
97c) l’elaborazione del codice civile (1861-1865)  
98d) la costituzione dell’Italia liberale: uno sguardo al contenuto del codice civile del 1865 
99La scienza del diritto privato italiano nell’età postunitaria: a) i tradizionalisti, ovvero dei commentatori del codice civile del 1865 
100b) ortodossia scientifica nazionale. L’avvento dei romanisti-civilisti 
101c) Diversi sed non adversi: gli altri civilisti  
102Juristendominanz. Il codice civile tedesco tra politica e diritto 
103Tra fine e inizio secolo: tendenze del diritto privato europeo 
104Beati possidentes. L’individualismo proprietario del XIX secolo 
105La lunga transizione dall’Unità al secondo dopoguerra  
106L’Italia unita nel nuovo regno: a) la monarchia costituzionale  
107L’Italia unita nel nuovo regno: b) i codici 
108Le leggi speciali, la decretazione d’urgenza, il giurista e l’ordinamento policentrico  
109La rappresentanza politica e la giustizia amministrativa 
110Il Consiglio di Stato 
111I sistemi elettorali 
112La tutela contro gli atti della pubblica amministrazione 
113L’impatto del positivismo sulla scienza giuridica: a) la questione del metodo 
114Le critiche ai codici 
115I progetti per la modernizzazione del paese 
116Il fascismo, sub specie historiae iuris. Fare i conti con un ventennio ingombrante  
117La transizione, la Costituzione e il ritorno alla democrazia 


Verifica dell'apprendimento


MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

L'esame consisterà in una prova orale in cui si accerterà il grado di conoscenza della materia e la capacità dello studente di applicare il metodo storico giuridico

L'esame sarà valutato secondo i seguenti criteri (Delibera Consiglio CdS 17 settembre 2018):


ESEMPI DI DOMANDE E/O ESERCIZI FREQUENTI

Durante le lezioni si analizzeranno fonti normative e giurisprudenziali




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