Economia e politiche dei beni culturali

SECS-P/03 - 9 CFU - 2° semestre

Docente titolare dell'insegnamento

ROMILDA RIZZO


Obiettivi formativi

Il corso si propone di fornire gli strumenti analitici per esaminare e comprendere i rapporti tra il sistema economico e i diversi ambiti del settore culturale, con particolare attenzione sia alle ragioni e alle modalità dell'intervento pubblico in campo culturale sia ai meccanismi economici alla base dei mercati culturali privati. All’analisi teorica si accompagnerà l'esame della realtà italiana, anche in prospettiva comparata, e l’approfondimento di casi di studio (Conoscenza e capacità di comprensione).

Le conoscenze acquisite potranno essere applicate in modo originale e critico, anche attraverso l’analisi di documenti ufficiali e di casi di studio, in una prospettiva comparata (Capacità di applicare conoscenza e comprensione).

Lo studio di approcci teorici diversi e l’utilizzo di fonti informative diverse, anche di tipo multidisciplinare, favorirà l’acquisizione di autonomia di giudizio e di proposta in relazione all’analisi del settore culturale, nelle sue componenti pubbliche e private, alle sue interazioni con il contesto territoriale di riferimento e alle implicazioni di policy (Autonomia di giudizio).

La presentazione dei profili teorici e applicativi dei rapporti tra il sistema economico e i diversi ambiti del settore culturale e delle implicazioni di policy sarà svolta in modo da consentire l’acquisizione di un linguaggio tecnico e di una terminologia specialistica; lo sviluppo di abilità comunicative, sia orali che scritte sarà anche stimolata attraverso la discussione in aula, la partecipazione ad attività seminariali e attraverso la prova scritta finale (Abilità comunicative).

La capacità di apprendimento sarà stimolata attraverso presentazioni power point e la discussione in aula, finalizzata anche a verificare l’effettiva comprensione degli argomenti trattati. La capacità di apprendimento sarà anche stimolata da supporti didattici integrativi (documenti ufficiali, articoli di riviste e quotidiani economici) in modo da favorire lo sviluppo di capacità applicative (Capacità di apprendimento).


Modalità di svolgimento dell'insegnamento

Lezioni frontali con utilizzo di presentazioni power point, discussioni in aula, seminari e analisi di casi di studio


Prerequisiti richiesti

Nessuna propedeuticità ma sono necessarie conoscenze di microeconomia e di scienza delle finanze.



Frequenza lezioni

Di norma obbligatoria



Contenuti del corso

Elementi introduttivi all’economia della cultura; Profili economici del settore culturale; Aspetti quantitativi del settore culturale; Fallimenti del mercato e motivazioni dell’intervento pubblico; Strumenti dell’intervento pubblico e processo decisionale; Offerta e domanda di beni e attività culturali: il ruolo dei soggetti privati; Organizzazione economica delle industrie culturali e creative; Patrimonio culturale; Musei; Spettacoli dal vivo; Metodologie di valutazione; Festival, città creative e turismo culturale; Politiche culturali in una prospettica comparata.



Testi di riferimento

  1. R. Towse, A Textbook of Cultural Economics, Cambridge University Press, 2019: cap. 1 (il par. ‘A brief history of cultural economics’ – pp.14-24 – è facoltativo); capitoli. 2, 3, 4, 5, 6, 7. 8, 9, 10 e 11.
  2. Symbola, Io sono cultura, Unioncamere, 2019, cap. 2 (I numeri del Sistema Produttivo Culturale e Creativo, pp. 36-101)
  3. I. Mazza, I. Rizzo, “Scelte collettive e beni culturali”, in Valentino P.A. - G. Mossetto (a cura di), Museo contro Museo, Giunti, Firenze, 2001, pp. 41-54.
  4. C. Guccio, G. B. Pollicchino, S. Levi Sacerdotti, I. Rizzo “Il profilo dei turisti con motivazioni culturali: analisi comparata attraverso GPS e questionari sui visitatori del Lago d’Orta”, in V. Tomaselli, R. D’Agata (a cura di), Turismo e territorio: analisi empiriche e approcci metodologici, McGraw Hill, Milano, pp. 85-98

Altro materiale didattico

LETTURE CONSIGLIATE

Beretta, E., Firpo, G., Migliardi, A. & Scalise, D. (2019), La valorizzazione del patrimonio artistico e culturale in Italia: confronti internazionali, divari territoriali, problemi e prospettive, Questioni di Economia e Finanza, n.524, Banca d’Italia,

Frey B. & Meier S., The Economics of Museums, Institute for Empirical Research in Economics University of Zurich, Working Paper No. 149, 2003.

Leva, L., Menicucci, V., Roma, G. & Ruggeri, D. (2019). Innovazioni nella governance dei musei statali e gestione del patrimonio culturale: alcune evidenze da un’indagine della Banca d’Italia, Questioni di Economia e Finanza, n.525, Banca d’Italia

Mignosa, A. “Theory and practice of cultural heritage policy”, in I. Rizzo & R. Towse (eds.), The Artful Economist. A New Look at Cultural Economics, Springer, Heidelberg, pp. 344 – 374.

Peacock, A., A future for the past: the political economy of heritage, Keynes lectures in economics, Proceedings of the British Academy, 1994, pp. 189-243.

Pignataro, G., “Performance indicators in the arts”, in R. Towse, (ed.) A Handbook of Cultural Economics, Edward Elgar, Aldershot, 2011, ch. 46.

Rizzo, I., “Technological perspectives for cultural heritage”, in I. Rizzo & R. Towse (eds.), The Artful Economist. A New Look at Cultural Economics, Springer, Heidelberg, pp. 197-214.

Santagata, W. (a cura di), Libro Bianco sulla creatività, MiBAC, 2008.

Throsby, D. (2013). Assessment of value in heritage regulation, in I. Rizzo & A. Mignosa (eds.), Handbook on the economics of cultural heritage, Cheltenham: Edward Elgar, 456-469.

World Tourism Organization, Tourism and culture synergies, UNWTO publications, 2018.



Programmazione del corso

 ArgomentiRiferimenti testi
1Elementi introduttivi all’economia della culturaTesto 1. cap. 1  
2Profili economici del settore culturale - attori pubblici, privati e senza fini di lucro Testo 1. cap. 2  
3Aspetti quantitativi del settore culturale Testo 1 cap. 2  
4La dimensione del settore culturale in Italia Testo 2. cap. 2 
5Il mercato dei beni e delle attività culturali - il sistema dei prezzi; forme di regolazione Testo 1 cap. 3  
6Organizzazione economica delle industrie creative Testo 1. cap 3  
7Economia creativa digitale – Internet e il settore culturale Testo 1 cap.4  
8Organizzazione economica del commercio digitale di beni creativiTesto 1 cap. 4 
9Produzione, costi e offerta di beni e attività culturali Testo 1 cap. 5  
10Domanda di beni e attività culturali – partecipazione culturaleTesto 1. cap.6  
11Elementi di Economia del benessere applicati al settore culturale – fallimenti del mercato; motivazioni dell’intervento pubblicoTesto 1. cap. 7 
12Strumenti dell’intervento pubblico – imposte, spesa, regolamentazione – Testo 1. cap. 7 
13 Il processo decisionale pubblico e le politiche culturaliTesto 3 
14Analisi economica degli spettacoli dal vivo Testo 1. cap. 8  
15Aalisi economica del patrimonio culturale Testo 1. cap.9 
16Turismo culturale Testo 1, cap. 10; Testo 4 
17Festival e città creativeTesto 1. cap. 10  
18Valutazione economica delle politiche culturaliTesto 1. cap. 11  


Verifica dell'apprendimento


MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

Sarà giudicata sufficiente una prova d’esame in cui sia dimostrata acquisizione di conoscenze di base della disciplina nei diversi argomenti del programma e capacità d’applicazione, pur limitata, di queste conoscenze in modo da esporre in maniera comprensibile e corretta gli argomenti trattati.

Il voto assegnato alla prova d’esame aumenterà in relazione al miglioramento della qualità dell’esposizione, anche attraverso l’utilizzo dei grafici e delle formule riportati nei libri di testo, della padronanza della disciplina, della capacità di analisi e di collegamento tra i diversi argomenti in programma, nonché dell’autonomia di giudizio. La votazione massima sarà attribuita a quelle prove d’esame in cui i criteri prima indicati saranno tutti rispettati al meglio.

Prova scritta della durata di 2 ore consistente in domande a risposta aperta

Un'eventuale prova in itinere può essere concordata con gli studenti frequentanti, anche in relazione al loro numero e alla regolarità della frequenza, con le normali modalità di esame.

Un’eventuale prova di fine corso può essere concordata con gli studenti frequentanti, anche in relazione al loro numero e alla regolarità della frequenza, con le normali modalità di esame.

 



ESEMPI DI DOMANDE E/O ESERCIZI FREQUENTI



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