Il corso si propone di fornire gli strumenti analitici per esaminare e comprendere i rapporti tra il sistema economico e i diversi ambiti del settore culturale, con particolare attenzione sia alle ragioni e alle modalità dell'intervento pubblico in campo culturale sia ai meccanismi economici alla base dei mercati culturali privati. All’analisi teorica si accompagnerà l'esame della realtà italiana, anche in prospettiva comparata, e l’approfondimento di casi di studio (Conoscenza e capacità di comprensione).
Le conoscenze acquisite potranno essere applicate in modo originale e critico, anche attraverso l’analisi di documenti ufficiali e di casi di studio, in una prospettiva comparata (Capacità di applicare conoscenza e comprensione).
Lo studio di approcci teorici diversi e l’utilizzo di fonti informative diverse, anche di tipo multidisciplinare, favorirà l’acquisizione di autonomia di giudizio e di proposta in relazione all’analisi del settore culturale, nelle sue componenti pubbliche e private, alle sue interazioni con il contesto territoriale di riferimento e alle implicazioni di policy (Autonomia di giudizio).
La presentazione dei profili teorici e applicativi dei rapporti tra il sistema economico e i diversi ambiti del settore culturale e delle implicazioni di policy sarà svolta in modo da consentire l’acquisizione di un linguaggio tecnico e di una terminologia specialistica; lo sviluppo di abilità comunicative, sia orali che scritte sarà anche stimolata attraverso la discussione in aula, la partecipazione ad attività seminariali e attraverso la prova scritta finale (Abilità comunicative).
La capacità di apprendimento sarà stimolata attraverso presentazioni power point e la discussione in aula, finalizzata anche a verificare l’effettiva comprensione degli argomenti trattati. La capacità di apprendimento sarà anche stimolata da supporti didattici integrativi (documenti ufficiali, articoli di riviste e quotidiani economici) in modo da favorire lo sviluppo di capacità applicative (Capacità di apprendimento).
Lezioni frontali con utilizzo di presentazioni power point, discussioni in aula, seminari e analisi di casi di studio
Nessuna propedeuticità ma sono necessarie conoscenze di microeconomia e di scienza delle finanze.
Di norma obbligatoria
Elementi introduttivi all’economia della cultura; Profili economici del settore culturale; Aspetti quantitativi del settore culturale; Fallimenti del mercato e motivazioni dell’intervento pubblico; Strumenti dell’intervento pubblico e processo decisionale; Offerta e domanda di beni e attività culturali: il ruolo dei soggetti privati; Organizzazione economica delle industrie culturali e creative; Patrimonio culturale; Musei; Spettacoli dal vivo; Metodologie di valutazione; Festival, città creative e turismo culturale; Politiche culturali in una prospettica comparata.
LETTURE CONSIGLIATE
Beretta, E., Firpo, G., Migliardi, A. & Scalise, D. (2019), La valorizzazione del patrimonio artistico e culturale in Italia: confronti internazionali, divari territoriali, problemi e prospettive, Questioni di Economia e Finanza, n.524, Banca d’Italia,
Frey B. & Meier S., The Economics of Museums, Institute for Empirical Research in Economics University of Zurich, Working Paper No. 149, 2003.
Leva, L., Menicucci, V., Roma, G. & Ruggeri, D. (2019). Innovazioni nella governance dei musei statali e gestione del patrimonio culturale: alcune evidenze da un’indagine della Banca d’Italia, Questioni di Economia e Finanza, n.525, Banca d’Italia
Mignosa, A. “Theory and practice of cultural heritage policy”, in I. Rizzo & R. Towse (eds.), The Artful Economist. A New Look at Cultural Economics, Springer, Heidelberg, pp. 344 – 374.
Peacock, A., A future for the past: the political economy of heritage, Keynes lectures in economics, Proceedings of the British Academy, 1994, pp. 189-243.
Pignataro, G., “Performance indicators in the arts”, in R. Towse, (ed.) A Handbook of Cultural Economics, Edward Elgar, Aldershot, 2011, ch. 46.
Rizzo, I., “Technological perspectives for cultural heritage”, in I. Rizzo & R. Towse (eds.), The Artful Economist. A New Look at Cultural Economics, Springer, Heidelberg, pp. 197-214.
Santagata, W. (a cura di), Libro Bianco sulla creatività, MiBAC, 2008.
Throsby, D. (2013). Assessment of value in heritage regulation, in I. Rizzo & A. Mignosa (eds.), Handbook on the economics of cultural heritage, Cheltenham: Edward Elgar, 456-469.
World Tourism Organization, Tourism and culture synergies, UNWTO publications, 2018.
Argomenti | Riferimenti testi | |
1 | Elementi introduttivi all’economia della cultura | Testo 1. cap. 1 |
2 | Profili economici del settore culturale - attori pubblici, privati e senza fini di lucro | Testo 1. cap. 2 |
3 | Aspetti quantitativi del settore culturale | Testo 1 cap. 2 |
4 | La dimensione del settore culturale in Italia | Testo 2. cap. 2 |
5 | Il mercato dei beni e delle attività culturali - il sistema dei prezzi; forme di regolazione | Testo 1 cap. 3 |
6 | Organizzazione economica delle industrie creative | Testo 1. cap 3 |
7 | Economia creativa digitale – Internet e il settore culturale | Testo 1 cap.4 |
8 | Organizzazione economica del commercio digitale di beni creativi | Testo 1 cap. 4 |
9 | Produzione, costi e offerta di beni e attività culturali | Testo 1 cap. 5 |
10 | Domanda di beni e attività culturali – partecipazione culturale | Testo 1. cap.6 |
11 | Elementi di Economia del benessere applicati al settore culturale – fallimenti del mercato; motivazioni dell’intervento pubblico | Testo 1. cap. 7 |
12 | Strumenti dell’intervento pubblico – imposte, spesa, regolamentazione – | Testo 1. cap. 7 |
13 | Il processo decisionale pubblico e le politiche culturali | Testo 3 |
14 | Analisi economica degli spettacoli dal vivo | Testo 1. cap. 8 |
15 | Aalisi economica del patrimonio culturale | Testo 1. cap.9 |
16 | Turismo culturale | Testo 1, cap. 10; Testo 4 |
17 | Festival e città creative | Testo 1. cap. 10 |
18 | Valutazione economica delle politiche culturali | Testo 1. cap. 11 |
Sarà giudicata sufficiente una prova d’esame in cui sia dimostrata acquisizione di conoscenze di base della disciplina nei diversi argomenti del programma e capacità d’applicazione, pur limitata, di queste conoscenze in modo da esporre in maniera comprensibile e corretta gli argomenti trattati.
Il voto assegnato alla prova d’esame aumenterà in relazione al miglioramento della qualità dell’esposizione, anche attraverso l’utilizzo dei grafici e delle formule riportati nei libri di testo, della padronanza della disciplina, della capacità di analisi e di collegamento tra i diversi argomenti in programma, nonché dell’autonomia di giudizio. La votazione massima sarà attribuita a quelle prove d’esame in cui i criteri prima indicati saranno tutti rispettati al meglio.
Prova scritta della durata di 2 ore consistente in domande a risposta aperta
Un'eventuale prova in itinere può essere concordata con gli studenti frequentanti, anche in relazione al loro numero e alla regolarità della frequenza, con le normali modalità di esame.
Un’eventuale prova di fine corso può essere concordata con gli studenti frequentanti, anche in relazione al loro numero e alla regolarità della frequenza, con le normali modalità di esame.