Il corso si propone di fornire un approfondito livello di conoscenze delle colture foraggere e dei sistemi foraggeri in ambiente caldo-arido. Le competenze acquisite permetteranno di organizzare e gestire il processo produttivo al fine di migliorare, in relazione alla tipologia di allevamento, il grado di autosufficienza aziendale, l’ampiezza della catena di foraggiamento e la qualità della produzione foraggera nel contesto sociale, economico e culturale nel quale si opera e dei vincoli ambientali e paesaggistici esistenti. A tal fine lo studio riguarderà la costituzione di prati temporanei, la loro produttività e qualità; la caratterizzazione qualitativa e quantitativa di prati permanenti, la loro gestione ed eventuale miglioramento; l’organizzazione di sistemi foraggeri stabili ed equilibrati a livello colturale, aziendale, territoriale.
L'insegnamento verrà svolto secondo le seguenti modalità:
Conoscenze di 'Agronomia' e 'Botanica'.
La frequenza del corso non è obbligatoria ma è consigliata.
http://studium.unict.it
Argomenti | Riferimenti testi | |
1 | Introduzione al corso: definizioni, cenni storici, importanza ecologica e ambientale, clima e colture foraggere | Appunti del docente |
2 | Classificazione agronomica delle colture foraggere; la produzione foraggera nel mondo, in Italia e in Sicilia. | Appunti del docente |
3 | Erbai autunno-primaverili di graminacee, di leguminose, di crucifere, miscugli. | Testo di riferimento n. 1, capitolo n. 2, pagine 33-65 |
4 | I trifogli e le mediche annuali dei riposi pascolativi mediterranei. | Appunti del docente |
5 | Erbai primaverili-estivi ed estivi di graminacee, di leguminose, miscugli. | Testo di riferimento n. 1, capitolo n. 2, pagine 66-81 |
6 | Prati avvicendati di leguminose: importanza agronomica ed ecologica, evoluzione storica. | Testi di riferimento n. 4 e 6 |
7 | Prati avvicendati di leguminose: diffusione ed inquadramento sistematico; principali specie e varietà; tecnica colturale; consociazioni ed associazioni prative. | Testo di riferimento n. 1, capitoli n.3, 4, 5, 6, 8, 9,10, 11; pagine 83-177 |
8 | Prati avvicendati di graminacee: - diffusione ed inquadramento sistematico - caratteristiche generali - principali specie e varietà - Consociazioni ed associazioni prative. | Testo di riferimento n.1, capitoli n. 13 e 14; pagine 181-237 |
9 | Le popolazioni mediterranee di Dactylis glomerata L. . | Appunti del docente |
10 | Pascoli: definizione e inquadramento; l'ecosistema cotico erboso; la valutazione dei pascoli, metodi di analisi; la vegetazione pastorale ed i metodi di studio; tipologie di vegetazione pastorale . | Testo di riferimento n. 1, capitolo n. 15, paragrafi 1, 2, 3, 4; pagine 239-273 |
11 | Pascoli: produzione, utilizzazione, miglioramento, organizzazione del'attività pastorale. | Testo di riferimento n. 1; capitolo n.15, paragrafi 5, 6,7, 8; pagine 274-293 |
12 | Il sistema foraggero: metodi di studio. | Appunti del docente e testi di riferimento n. 5 |
13 | Casi studio di sistemi foraggeri mediterranei. | Appunti del docente |
Prova orale sugli argomenti del programma.
Classificazione delle colture foraggere.
Superfici e produzione delle colture foraggere in Italia e in Sicilia.
Descrizione, biologia, adattamento e tecniche di coltivazione di una specie foraggera da erbaio e da prato avvicendato.
I pascoli: tipologie, metodologie di rilevamento della vegetazione pastorale e della produzione.
Tecniche di miglioramento della produzione e della qualità del pascolo.